Abbondanti granelli per clessidre inesistenti

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Sasshi
view post Posted on 2/7/2014, 22:44 by: Sasshi




L'acqua è per i babbei! Gli Eroi usano bibite energizzanti!


Torso nudo, capo scoperto.
Dalla fronte una miriade di gocce di sudore mi scesero lungo il setto nasale, per poi fermarsi un poco sulla punta del naso. Sotto a me, un lago.
Chiunque mi avesse visto lì in mezzo non avrebbe certo attribuito l'arancione dei miei capelli al loro naturale colore. Avrebbero pensato al famoso uomo torcia, senza capire il vero significato di famoso -o fumoso?-.
Con la testa bassa e il respiro affannato, continuavo la mia lunga marcia nel deserto Sunese, inciampando nell'ennesima cunetta di sabbia, per poi sprofondare con tutto il corpo. Sandali ai piedi. Maledetta moda.
La vera domanda sorge spontanea.
Perché tutto questo?
Bah!

~~~~...e tante belle cose.

Ogni passo avanti era una tortura.
Per la terra sottostante, ovviamente.
Quello che restava sotto di me era solo sabbia, nulla più, il tutto sgretolato dalla mia potenza.
Ci dovevo aver camminato ormai parecchio, dato che vedevo solo quella.

Dopo tutte quelle miglia, forse v'era un motivo per cui il mio braccio era alzato al sole e il mio corpo strusciava contro la sabbia del terreno. Vi assicuro che non era certo per costruirmi un'armatura di vetro in futuro.

E così, arrancan... volevo dire, sottomettendo il terreno sotto il mio petto , mi feci strada e finalmente vidi il paese.

Mi alzai, togliendo alla terra la piacevole sensazione del mio corpo. Avevo permesso al sole di baciarmi, rendendo tutta la parte superiore, busto e viso, di un color rosso vivo. I pantaloni beige in stile aladino, erano ricolmi di sabbia.
Come i fans, aveva deciso di non staccarsi da me.

Entrai, senza nemmeno bussare, dalla prima porta che ebbi a tiro.
Lo sguardo basso, la posizione a tre quarti.
Così entravano gli eroi, con un lieve strato d'ombra a tener nascosti gli occhi.

Dalla tasca dei miei pantaloni tirai fuori un taccuino, pieno di fogli con il mio nome sopra.
Semplicemente Nike.
Chiunque avesse voluto la dedica, avrebbe aspettato.
Lo lanciai verso un tavolo, dove v'era un uomo con mezza faccia bendata.

Silenzio.

Prima che il locale si riempisse andai verso il bancone, dove v'era una signorina e un altro uomo.
Lo ignorai, si sarebbe sicuramente spostato, riconoscendomi.
Era da più o meno due o tre ore che il caldo infernale mi seccava la gola.

Tirai fuori la borraccia, ricolma d'acqua.

Avete mica qualcosa per insaporirla? Sapete, acqua liscia...

Il calore del mio corpo si poteva sentire a distanza.
Scottature? Io?
Ingenui, il cuore di un Leader scalda gli animi vicini.

 
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10 replies since 11/3/2014, 00:10   229 views
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