Attualmente l'unico grande centro urbano, ha subito gravi danni durante la fase finale della Catastrofe, ma si è in buona parte già ripreso e, giorno dopo giorno, riacquista sempre più l'aspetto di un tempo.
Vi è ancora un gran via via di gente di tutti i villaggi.

Completamente rasa al suolo, più degli altri tre grandi villaggi caduti durante la Catastrofe. È stata teatro dei combattimenti più sanguinosi e solo di recente sono iniziati lavori di bonifica e ricolonizzazione, a partire dalla sua periferia. Il centro del vecchio villaggio è sigillato da cordoni di sicurezza e vigilato da forze militari, è ancora dichiarato zona di guerra, soggetta alla legge marziale.

Distrutto durante la Catastrofe, il villaggio della Sabbia è ancora un gran cumulo di macerie, ma le prime spedizioni di coloni stanno dando buoni risultati e cominciano i lavori di ripristino.

A seguito della caduta del villaggio durante la Catastrofe, i territori vicini sono diventati uno scenario di distruzione e banditismo sfrenato. La ricolonizzazione sta qui incontrando numerose difficoltà, a causa degli assalti alle carovane portati da coloro che sono sopravvissuti rimanendo in loco. Molti resoconti di testimoni oculari scampati alle razzie parlano di individui spesso completamente impazziti, deformi o comunque mostruosi.
È una zona pericolosa, ma le frange dell'esercito originarie del luogo intendono ad ogni costo riacquistarne il controllo.

Terra di nessuno, zone grigie sparse un po' ovunque, laddove ancora non si è riusciti a riportare in condizioni di sicurezza i territori abbandonati durante la Catastrofe. Predoni e mostri sono un incontro comune da queste parti.