Abbondanti granelli per clessidre inesistenti

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Maryam~MTK
view post Posted on 26/6/2014, 20:14 by: Maryam~MTK




Narrato
Parlato Maryam
Pensato (... Molteplici personalitą)
Parlato Altri

~

Ehm, non č chissą quale problema... ma piuttosto dammi del tu, sono ancora abbastanza giovane.

Pfff, te l'avevo detto...

Il giovane mi sorrise e mi sentii parzialmente in colpa per la sceneggiata, in quanto avrei potuto almeno agire in maniera composta... Toh! Il mio carattere impulsivo mi aveva di nuovo messo i bastoni tra le ruote...
Stavo per ricambiare il sorriso quando dei passi pacati e strascicati richiamarono la nostra attenzione.


Buongiorno, Maryam.

Un caloroso sorriso si dipinse sulle mie labbra e lo rivolsi all'uomo che era entrato, un ex militare che da tanto tempo frequentava l'erboristeria, anche quando se ne occupava ancora la mia cara defunta zia.
Da bambina spesso lo incontravo in negozio nelle prime ore del pomeriggio; era quel lasso di tempo in cui mi stufavo di stare nella mia stanza a leggere e fantasticare sul mio futuro e scendevo per osservare i clienti di mia zia, attratta dai loro caratteri, dai loro gesti, dal loro passato quando chiacchieravano. Tra di loro, Raga era sicuramente quello pił interessante, seppur la prima volta che lo vidi rimasi fortemente amareggiata e pensierosa: professioni come il militare e lo shinobi implicavano varie conseguenze, ma soprattutto potevano comportare enormi sacrifici. La parte sinistra del volto ustionata gravemente, la gamba destra sostituita da un arto artificiale, le cicatrici sulla gola... Comprava unguenti per medicare le ferite del passato, ferite che avrebbero lasciato il segno; ma anche se fosse stato possibile guarirle del tutto, sarebbero rimasti i ricordi a pungere il cuore di quell'uomo, una persona particolarmente riservata e taciturna, che rispettavo profondamente.


Ipocrita; puoi sorridere quanto vuoi, ma le tue sopracciglia rimangono tristemente piegate.

No, questa non era la personalitą extra. Questo era un doloroso rimprovero da me a me.
Il ragazzo mi si rivolse nuovamente, dopo aver esaminato la figura che mi aveva rivolto il saluto (notai una punta di curiositą nei suoi occhi azzurri), porgendomi la mano e presentandosi.


Maryam dunque? Piacere, Hyperion.

Hai fatto colpo!

Diedi un pugno mentalmente a quella fastidiosa coinquilina della mia coscienza, mentre rimanevo abbastanza perplessa di fronte al ragazzo. Scattai a un certo punto, per tendergli la mano (una presa alquanto debole da parte mia), dandomi dell'idiota per il momento d'indugio che mi aveva rapita portandomi via dalla realtą; alcuni campanelli delle forcine per capelli tintinnarono al brusco movimento. Sorrisi ancora una volta, cercando di apparire sicura; non volevo che fraintendesse le mie azioni, dettate da un animo indebolito dai pensieri neri che affollavano la mia mente (e di cui mi vergognavo, paragonati al passato di Raga...). Certamente non mi fu sgradita la sua presentazione.

Piacere!

Successivamente Hyperion si voltņ verso Raga, invitandolo a passare pure davanti a lui.

Qual educato giovanotto.

Che... bella giornata... oggi. Eh?

Gli occhi mi s'illuminarono un poco alle parole di Raga. Il cielo era uno di quelle poche (o forse erano tante, ma solo avvenivano sporadicamente?) cose che riuscivano a ridestarmi un minimo da esortarmi a vedere positivamente la giornata con un occhio, mentre l'altro restava a scorgere gli aspetti negativi.
Quel giorno, il cielo era intensamente azzurro, limpido, libero. Libero... pił libero di Raga, io e chissą quante altre persone.


Dicevi? "Vedere positivamente la giornata", eh? Pfft...

C'č un cielo magnifico...

Mormorai, continuando a sorridere. Eppure la piega triste delle mie sopracciglia poteva dire a chiunque fosse stato abbastanza accorto che nelle mie parole persisteva una nota amara.

I soliti unguenti, signor Raga? Ah, ho una confezione di tč alla violetta, mi piacerebbe che l'assaggiasse...

Le abitudini erano dure a morire: tutte le volte che veniva Raga, gli proponevo aromi nuovi e particolari, ma profumati, deliziosi e caldi per il cuore. E prontamente avrei palesemente finto di offendermi se avessi rifiutato; glieli offrivo gratis (non solo a lui, trattandosi di tč), che aveva da perderci?

 
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10 replies since 11/3/2014, 00:10   229 views
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