Tra i due Continenti .., Konoha - Kiri

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Shin •
view post Posted on 23/6/2012, 18:03




★ ★ ★

« Parlato. »
๑ Pensato. ๑

Narrato.

Shin return?


Una sagoma dalla statura minuta, è distesa su quei filamenti d'erba che al soffio del vento si muovon in sincronia creando un atmosfera unica in quella zona che divide il Paese del Fuoco con quello dell'ormai andato Paese della Nebbia. Solo le macerie - rimangono in vista - di un villaggio ormai andato all'inferno grazie all'arrivo di quelle bestie provenienti dall'altro mondo che hanno saputo soltanto portare terrore e rabbia nei cuori degli abitanti di questo pianeta. Il Rukawa in cuor suo, ha dato l'anima per proteggere i Kiriani, ma purtroppo non è stato troppo potente per evitare il peggio.

« Dannate bestie.. Merda! »

Codeste parole escono dalla sua bocca, piene d'odio verso quei esseri che sicuramente si aggirano ancora nei dintorni del pianeta e del villaggio stesso che è rimasto in piedi all'attacco. Dinanzi a lui, solo il mare gelido che divide appunto i due continenti e alle sue spalle solo una folta foresta, capace d'inghiottire nell'ombra chiunque ci metta piede. La brezza soffia costantemente, scompigliando non poco la sua chioma rossa, sporca. Sì, anche i suoi abiti sono sporchi, stracciati, puzzolenti e sicuramente inzuppati di sangue altrui. Rimanendo ad osservare il panorama su quella sorta di mezza collina che si affaccia al mare, rimembra ogni scena vista coi propri occhi, oramai troppo stanchi per rimanere aperti, ragion per cui adesso li chiude rilassandosi dopo essersi allontanato dal Paese della Nebbia e respirando odor di casa apre i polmoni per inspirare maggior aria possibile. Il suo corpo par aver esaurito le batterie, per questo si prende una meritata pausa prima dell'arrivo a Konoha, punto di ritrovo, di tutti !

๑ Quei mostri erano così potenti.. da solo non potrò mai catturarli! ๑

I suoi pensieri cadono su quelle bestie avvistate dopo lo scontro avvenuto contro l'Ogre e Cerberus, i quali sicuramente hanno passato un brutto quarto d'ora contro di lui. Una manciata di secondi dopo, decide di alzar lo sguardo, insieme al suo busto per guardare all'orizzonte.. « Devo diventare più forte.. DANNAZIONE!! » Irritato, dal fatto di essere impotente contro quelle bestie mistiche dall'elevato chakra, Shin muta la sua espressione in volto come se fosse una plastica facciale, diventando serio e al quanto nevrotico al punto di sferrare un pugno nell'aria verso il suo lato destro, col mancino. Colpirà l'aria, con la sua carne.. ma della sabbia allo stesso tempo sembrerà fuoriuscire dal suo braccio mutando rapidamente in un pugno dalle grossolane dimensioni che andrà a colpire la corteccia di alcuni alberi allungandosi, come se fosse di gomma, atterrando di conseguenza le quercie colpite. Respirerà con affanno ora, debilitato ancora dai scontri che ha dovuto affrontare.. ma i suoi occhi sono colmi di rabbia, pronti ad esplodere se qualcuno lo avesse infastidito.
 
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view post Posted on 23/6/2012, 19:59
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Per molto tempo Miyu era rimasta lontano dai conflitti, dedicandosi agli studi medici più che ai combattimenti, preservandosi da un mondo di barbarie come quello oltre le mura di Suna. Ma dove c’era il conflitto, c’era il sangue. Il suo aiuto medico sarebbe stato comunque richiesto presto o tardi, lo sapeva. Ciò che non si aspettava di sapere, piuttosto, era il fatto che il suo aiuto fosse stato richiesto per un fronte dove stava combattendo Shin Rukawa.

Shin Rukawa era una di quelle persone per cui andava spesa qualche parola, agli occhi di Miyu. I due erano amici di infanzia, separati poi per un certo periodo e rincontratisi anni dopo come ninja. Lei Genin, lui Chuunin. La differenza di età non fu poi così grande da impedire che tra i due nascesse una specie di attrazione, assopitasi dopo l’esame Chuunin di Miyu: la kunoichi era stata ridotta in fin di vita dal suo avversario ed il suo periodo di riabilitazione era andato proprio a coincidere col momento più impegnativo della carriera del Rukawa. Erano rimasti molto separati l’uno dall’altra, ed ora Miyu temeva di rivederlo. Come poteva sopportare la vista di lui se l’avesse guardata con indifferenza e non con quel tenero sguardo di un tempo? Scosse la testa. Discorsi da ragazzina sentenziò, mentre indossava il copri fronte pronta a partire. Non era neanche certa di volerlo come prima alla fine. Al contrario era abbastanza sicura di odiarlo, in parte. L’aveva lasciata sola durante quel periodo di reclusione presso quei tagliagole da strapazzo. Era stata picchiata, ferita, infettata con quel potere oscuro che sarebbe poi diventato il suo Segno Maledetto, lasciata morire di fame e di stenti in mezzo al sangue e alla lordura dei suoi compagni, tra le urla degli agonizzanti. A volte quel passato tornava con gli incubi. E quando pensava che in tutto ciò lui non c’era stato, sentiva quello stesso Segno Maledetto pulsare, ordinarle di fare qualcosa di indesiderato.

Arrivata al luogo in cui era certa avrebbe trovato il suo compagno, la sua prima reazione fu quella di alzare la propria capacità di percezione: distruzione ovunque, vittime e macerie dominavano la scena. Miyu non aveva idea di cosa potesse aver causato tutto ciò, ma le premeva maggiormente sapere se quel qualcosa fosse ancora in giro. Istintivamente afferrò il ventaglio che teneva sulla schiena, pronta ad usarlo contro eventuali minacce. Un fragore lontano attirò la sua attenzione. Gli occhi scarlatti andarono a cercare tra gli alberi la risposta. Corse verso la fonte del rumore, i lunghi capelli scorrevano dietro di lei, quando ecco si ritrovò dinanzi proprio al Rukawa, provato dalla battaglia.

« .. Shin! »


Gli corse incontro, sorpresa.

« Che diavolo ti hanno fatto?! .. Aspetta. Fatti vedere. »

 
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Shin •
view post Posted on 24/6/2012, 16:54




★ ★ ★

« Parlato. »
๑ Pensato. ๑

Narrato.

Shin return?


Non è lei a dover aprir bocca per annunciare la sua presenza, poiché grazie ai suoi sensi sviluppati la sua presenza l'ha percepita già da quando ha impugnato il ventaglio tra le sue mani. E' diventato un Jonin oramai e di conseguenza passando di grado nella sua carriera, ha dovuto migliorare alcune lacune nel suo repertorio tattico che sicuramente lo rendono nettamente superiore ad una kunoichi di quel livello. Ode rintoccar la sua voce nell'aria - inconfondibile - come sempre, anche se non hanno avuto modo di dialogare in questi anni i ricordi son ricordi e quelli, rimarranno scolpiti nel cuore, sopratutto se si parla di lei, un amica d'infanzia. Lo sguardo del Rukawa si alza in sua direzione eseguendo contestualmente una mutazione facciale, quei occhi pieni di collera ora scompaiono, lasciando spazio ad un mezzo sorriso amichevole e quello sguardo rilassato, quando a pochi metri dai due alcuni alberi sarebbero diventati letteralmente morti, ovvero, spezzati in due creando successivamente l'alzata di un ammasso di polvere.

« Sono sorpreso di vederti ..
.. pensavo fossi morta ! »

Parla proprio lui, ridotto a brandelli. Evidente è il taglio di circa 3-4 cm posto sulla guancia destra, mentre l'escoriazione sullo stomaco è nascosta agli occhi della ninja medica. Tutto sommato però, oltre al fatto che riesce a muovere con leggera difficoltà l'arto sinistro, causa: contusione; Dopo aver ingerito i tonici coagulanti le cose sembrano migliorare a vista d'occhio, difatti i dolori allo stomaco per adesso sembrano soltanto un ricordo lontano. Successivamente quando notò il suo incedere verso di sè, tirò leggermente il capo all'indietro innarcando di poco il sopracciglio destro in segno di superiorità.

« Non ho bisogno del tuo aiuto ! »

Con crudeltà proferisce quella parole, non ha nessuna intenzione di farsi medicare da Miyu, perché un indomani non vorrebbe esserlo rinfacciato da una come lei: "Ti ho salvato la vita!". Sta bene come sta il Jonin di Suna, sicuramente non saranno delle bestie venute dall'altro mondo a metterlo in fin di vita. Le sue iridi andranno a cadere ora su quel ventaglio e poi sulla fronte della ragazza, la quale è coperta. Scuote la testa sorridendo, andando ad appoggiare i suoi gomiti sulle ginocchia e guardando verso il basso proferirà parola nei suoi confronti.. questa volta con un tono diverso. « Metti via quel coso, hai caldo forse? » La stuzzica, aprendo in seguito una delle sue tasche poste sulla coscia, tirando fuori un pacco di sigarette, vecchio stampo. Al suo interno sei o sette, ed un accendino anche. Se vi state domandando da quando Shin abbia preso il vizio di fumare, bhè, è stato quando si è ritrovato in mezzo a quella puzza di cane morto e quei cadaveri sparsi qua e là a solo pochi passi da lui. Ne brandisce una e prima di mettersela in bocca, apre ancora una volta la bocca..

« Se ti starai domandando da quando tempo ho iniziato a fumare, bhè.. le ho prese qualche ora fà, quando ho lasciato il Paese della Nebbia. Non le ho nemmeno pagate, pensa un pò.. »

Pacato è il suo tono di voce, quando si accorge che il pacchetto è sporco di sangue, ragion per cui prende un attimo di pausa, per poi riprendere il suo dire andando a guardarla negli occhi. « Le ho rubate da un cadavere. » Si giustifica quindi, con aria fredda riabbassando lo sguardo per poi di conseguenza accendere quella brandita in precedenza. Del fumo si innalzerà verso l'aria e Shin prima di rimettere a posto il pacco decide di porgere il pacchetto verso di lei, se l'avrebbe gradita l'avrebbe presa, altrimenti avrebbe declinato l'offerta come giusto che sia.

« Ho visto cose pazzesche in quella città.. »

Il suo sguardo si spegne e le parole ora sono sottili, quasi sensibili ed impercettibili, qualcosa di potente si nasconde dietro le oramai andate mura di Kiri. Qualcosa che il Jonin di Suna al momento non vuole rivelare, un segreto tutto suo.


Edited by Shin • - 25/6/2012, 00:02
 
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view post Posted on 2/7/2012, 17:46
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Avrebbe davvero voluto con tutta se stessa non irritarsi per i modi del Rukawa, ma ogni suo tentativo di contare fino a 10 per placare il nervosismo si interrompeva solitamente all’altezza del 4. Miyu aveva un carattere fin troppo sensibile alle persone con ego ipertrofico, anche perché spesso questa straripante autostima sconfinava nella maleducazione e nella stupidità, due sorelle che assieme alla superficialità formavano il triangolo delle “qualità” che la kunoichi detestava al punto tale da non amare legarsi con i loro rappresentanti. Sospirò, dannando il superiore che l’aveva spedita in quel luogo di morte e devastazione a fare da inutile mammina ad un bambino un po’ troppo ostinato: non voleva il suo aiuto? Bene! Allora per quanto le riguardava poteva pure morire di emorragia interna o vomitando sangue sui suoi sandali. Anche se le sarebbe dispiaciuto, in fondo: quei sandali erano nuovi di zecca.

« Mettersi a fumare in una condizione del genere, dopo aver preso un tonico.. Decisamente molto responsabile. »


Commentò sarcastica massaggiandosi con indice e medio destri la cute dietro le orecchie, ricoperta dai suoi caratteristici capelli rosa. Sapeva che le sue parole sarebbero rimaste inascoltate, parlare con Shin da qualche anno era diventato un po’ come parlare con il muro, o il proprio animale domestico nel momento del minor bisogno: inutile. Scosse la testa – in segno di rifiuto all’offerta di condividere l’evidentemente importante bottino fatto dal Rukawa, vista la specificazione sulla provenienza – e ripose il ventaglio, la sua arma che in passato le aveva portato tante vittorie e che ora veniva sminuita dal jonin come se fosse stato un frivolo accessorio per ragazze. Miyu si chiese se Shin conoscesse l’aspetto del suo piccolo “amico-ventaglio”, la lama alla sua estremità ed i suoi utilizzi data l’abilità innata della giovane ninja-medico, ma preferì morsicarsi il labbro che porre una domanda che presupponeva l’esistenza di una possibilità per cui il compagno d’infanzia vedesse effettivamente il ventaglio come un accessorio femminile e non come arma. Mentre si imponeva il silenzio, le ultime parole proferite dal ragazzo le riportarono lo sguardo verso Kiri e le sue macerie.

« “Cose terribili” tipo.. ? »


La curiosità è femmina, dicono, e Miyu era stata per troppo tempo lontana dall’azione per capire quali minacce si nascondessero dietro i fatti e soprattutto per comprendere se attualmente potessero entrambi dirsi al sicuro o ancora possibili facili prede per chissà quali efferate brutalità che avevano ridotto Kiri inginocchio tra i suoi morti.
 
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Shin •
view post Posted on 5/7/2012, 13:42




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« Parlato. »
๑ Pensato. ๑

Narrato.

Shin return?


Chiara è la sua mutazione in volto che, porta le labbia di Shin a sorridere malignamente nei confronti dell'amica. Osserva le sue forme, piuttosto accentuate dall'ultima volta che si son scambiati qualche parola, ed ora il Rukawa rimembra quelle parole dette in passato dalla kunoichi, oltre a quelle appena pronunciate da ella stessa. In passato, circa qualche anno fà l'intenzione di Miyu di sottomettere Shin è stata tanta, al ché il Rosso in quel momento ripensa appunto alla voglia di vendetta della kunoichi dopo le varie umiliazioni nei suoi confronti, in base a quei comportamenti poco umani da parte del Jonin di Suna. In quella situazione si ritroverebbe in vantaggio la Chuunin, visto le varie perdite che ha dovuto subire il White Devil tra chakra e sangue.

« Vieni qui e strappami la sigaretta dalle mani, allora.. Dottoressa! »

Volge il capo nei suoi confronti, cercando i suoi occhi, il suo sguardo di conseguenza. Il tono di voce come al solito è freddo, ma questo non lascia che al fine della frase non possa ironizzare sulle sue qualità da ninja medico. Successivamente porterà il pacco di sigarette da dove l'ha preso con un movimento felino della mano, per poi continuare a smocheggiare riportando la sigaretta quasi a metà sulle labbia. Avrebbe tantissime cose da raccontargli e sicuramente, in quel momento non avrebbe avuto neanche voglia di aprir bocca per stare a raccontargli un pò della sua vita e di quello che è accaduto nel paese della nebbia. « Non ho voglia di raccontarti cosa ho passato.. » Continua il suo dire, quando improvvisamente cerca di rimettersi in posizione eretta per vedere se effettivamente è cresciuta anche di altezza. La guarderà con uno sguardo diverso dal solito, ammiccando ad un sorriso simpatico in volto, quando riporterà la sigarette vicino alle labbia per tirar uno degli ultimi tiri. Nel momento stesso in cui aspira, aprirà la bocca ed emetterà del fumo in sua direzione per poi proferire parola con tono pacato.

« Sei da sola, o ti ha seguito qualcuno Dottoressa? »

Domanderà in seguito il Jonin che chiuderà per un attimo gli occhi, per via di alcuni giramenti di testa. Il mozzone della sigaretta verrà lanciata nel posto più lontano possibile dai due, per poi aprirsi la sua tunica e mostrare all'amica cosa ha sullo stomaco. Stringe un attimo i denti, forse sta risentendo qualcosa che con quei semplici tonici non avrebbe mai risolto.. « Hai trovato l'uomo giusto per te in questo periodo? » Gli pone un altra domanda Shin, per cambiare discorso e distogliere l'attenzione da quelle escoriazioni presenti sugli addominali, quando una manciata di secondi dopo la tunica sarà sfilata completamente facendolo rimanere soltanto con i pantaloni, mostrando il suo fisico asciutto dalla carnagione chiara.
 
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view post Posted on 5/7/2012, 16:50
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Sbuffò sonoramente, andando a massaggiarsi la spalla sinistra con la mano opposta: se la forza effettiva del Rukawa fosse stata pari al suo sarcasmo probabilmente nessuno dei kage gli avrebbe tenuto testa! Fare dell’ironia sulla sua specializzazione di medico, poi.. sapeva farlo bene il suo lavoro lei! Ma in quel caso le era stato proibito di agire prima ancora che potesse verificare lo stato di salute del ferito, proprio per volontà di quel ninja un po’ troppo testone. Dal canto suo Miyu non aveva complessi di inferiorità in presenza di Shin: conosceva il potenziale di se stessa, dubitava fortemente della sua totale inefficacia dinanzi ad uno sbruffone che certe volte non avrebbe esitato a chiamare “pagliaccio dai bei addominali”. Fregarsene di tutto e fare salotto in una conversazione del genere era surreale e certamente non responsabile.

« Allora posso anche andarmene, che diamine sono venuta a fare qui? Per vederti contemplare quattro sassi respirando la puzza di cadavere ed il fumo della tua stupida sigaretta? »

Chiese in modo piuttosto retorico, avvicinandosi a lui e allungando una mano per rubar lui la cicca in parte consumata: se fosse riuscita a strappargliela senza incontrare resistenza l’avrebbe gettata via, in una delle aree carbonizzate dagli effetti dello scontro. Era piuttosto seccata dalla situazione.

« Dio, pensi di avere a che fare con una bambina? So fare il mio lavoro, Shin. Se proprio vogliamo essere puntigliosi dovresti essere tu a chiederti cosa sai e non sai fare. Non mi sembra che tu possa considerare l’esito della missione di oggi come una vittoria. »

Aveva esagerato e se ne era accorta. Sbuffò ancora, lasciando cadere il discorso. Ma sì, pensò lasciamo perdere la missione, il viaggio, tutto! Lo sguardo cadde lungo il perimetro della zona di combattimento, cercava indizi. Shin non parlava? L’avrebbe risolto lei il mistero del suo silenzio.

« Oh sì. Abbiamo anche dei bambini meravigliosi. »

Commenta a metà tra il sarcastico e lo sprezzante, avanzando qualche passo verso le macerie. I sensi sono più allertati per eventuali sorprese che non per le faccende del jonin.
 
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Shin •
view post Posted on 5/7/2012, 20:01




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« Parlato. »
๑ Pensato. ๑

Narrato.

Shin return?


Silente ascolta le parole dettate dalla rabbia della kunoichi alle quali, abbassa il capo guardando il terreno che schiacciano con i loro piedi. « As.. » Non ha il tempo di terminare la sua frase che vedrà la ragazza tentar di rubargli il mozzicone della sigaretta, per questo tirerà indietro il suo palmo della mano per farla andare a vuoto e successivamente gettarla via, come avrebbe voluto far lei. Il labbro inferiore vien morso, procurando un leggero dolore ai danni del Jonin che per alcuni secondi rimanere in silenzio, ascoltando tutte le parole della ragazza.

« Ok, hai superato il limite ora. »

Sentenzia codeste parole Shin piuttosto serio, il quale in quel frangente riporta lo sguardo nuovamente su Miyu alzando una mano in sua direzione. Il capo sarà inclinato di qualche grado verso sinistra, guardandola con occhi diversi ed aprendo il palmo della mano della sabbia verrà a formarsi alle sue spalle, raffigurando una proiezione di se stesso completamente uguale, fatta di sabbia però. Nella manovra offensiva verso la compagna il Rukawa creerà appunto il clone a pochi centimetri di distanza, col braccio mancino attorno al collo con l'intento di bloccarla in una morsa a modi chiappo. Avrebbe voluto soltanto arrestare i suoi movimenti per un piccolo lasso di tempo, il giusto tempo col quale Shin avrebbe proferito parola sentendosi ferito dalle parole usate in precedenza dalla sua amica d'infanzia. « Non potrà essere una vittoria quella di oggi, ma sono sicuro che se sarebbe capitato un altro ninja al mio posto in quella guerra, non sarebbe uscito vivo ! Sai cosa vuol dire combattere contro due mostri enormi !? Un cane con tre teste ed un essere schifoso che era capace di avvelenarmi a distanza, solo toccandolo !! Dovrei ritenermi fortunato a saper muovere la sabbia.. altrimenti oggi un altro nome, sarebbe stato aggiunto alla lista dei cadaveri di Kiri .. ! » Un Shin decisamente arrabbiato, contro la sua amica. Desiderebbe tirargli un pugno in faccia, in modo tale da spaccargli il setto nasale e metterla a tacere, stupida gallina. I libri son diversi dal campo di battaglia, ecco cosa ha imparato il Rukawa in questi anni, a differenza di lei. Per la rabbia stringe il pugno destro il rosso, dopo che ella gli ha fatto ricordare ciò che non ha potuto salvare in quel villaggio. Ora, a distanza di qualche secondo dalle parole spese alza lo sguardo in direzione delle macerie di Kiri, contemplandole e ripensando a tutto ciò che è accaduto per stillare un buon rapporto e prendere di conseguenza alcune contromisure d'emergenza.

« Stupida ragazzina. »

Le ultime parole di Shin saranno queste, dirette contro l'amica.
 
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