Il bar., Bisca, raccolta informazioni, contrabbando; astenersi perditempo.

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Vaalin
view post Posted on 11/4/2012, 22:40





Un posto strano nella sua ordinarietà, pulito quanto basta ad aver i certificati sanitarî, sporco quel tanto da trattenerti dal chieder dove sia il bagno.
Sgabelli ben imbottiti per invogliarti a sederti, bancone unto al punto da dissuaderti dall'ordinare qualsiasi cosa il proprietario abbia voluto esporci sopra.

Tavoli ve ne son in abbondanza, di clienti meno.
Donne non ve ne son neanche a pagarle — letteralmente — e l'orologio è fermo da ere.

Muri di legno, vandalizzati con incisioni di cuori, d'insulti e di falli.
Un barista orbo con tanto di benda sull'occhio picchietta col dito un cartello "vietato il gioco delle freccette".

Loschi figuri s'attardan la sera e se ne vanno alla mattina,
soldati in licenza tengon gare di rutti,
e, quel che è peggio, girano inquietanti storie su una leggendaria portata di pesce che nessuno ha mai osato ordinare,
ma che si dice finisca ogni certo numero d'anni servita per sbaglio ad un tavolo;
sperate di non riceverla mai.

Tra contrabbandieri, guardie fuori servizio, gole profonde, amabili ubriaconi di quartiere e un cameriere strampalato,
c'è solo una cosa che non troverete:
un pasto decente.

Benvenuti al Bar.


 
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Endymyon
view post Posted on 12/4/2012, 20:45





Narrato
Pensato
Parlato

Senza pensarci due volte imbocco l'entrata del locale, a passo medio, né troppo veloce da dare nell'occhio subito, né troppo lentamente da sembrare un estraneo o qualcuno capitato lì per caso, voleva partire col piede giusto, sembrare ciò che forse non era, ma per buoni motivi.
L'ambiente non sembrava tanto più ostile di un covo di ladruncoli o di un locale di copertura per bische clandestine, tutti erano seduti in gruppo attorno ai tavoli, parlavano a voce bassa e sommessa, o non parlavano proprio tra una mano e l'altra di Poker, almeno quello era il gioco che aveva individuato Jin. Si fermò subito dal guardarsi intorno anche chi era nel raggio d'azione della vista periferica per concentrarsi sul negoziante dietro al bancone, situato proprio di fronte all'entrata.

Avrà notato che sondavo il locale? Spero di no.

A dir la verità, nemmeno il Genin sapeva esattamente cosa cercava, sapeva di poter trovare un lavoro, ma non sapeva quale.
La notte precedente, in un locale dove un suo vecchio amico lavorava e con il quale aveva parlato, Jin si era lamentato di essere ormai annoiato dalla situazione, di capire che la paga dovesse essere proporzionale alle mansioni che si svolgeva, ma che impossibilitare ad alcuni di poterle svolgere era assurdo per il semplice fatto che la condizione attuale non lo poteva permettere.

-E' ovvio che non desidero morire in una missione suicida- aveva detto, -Ma reputo che in un momento come questo sia doveroso anche testare le abilità di coloro che sono nei ranghi inferiori e...-

Non aveva nemmeno concluso il discorso che una persona lo aveva interrotto e gli aveva detto di avere qualcosa che faceva al caso suo. Non ricordava bene i dettagli, benché non avesse bevuto. L'essere interrotto da un estraneo aveva suscitato una notevole irritazione nello shinobi, il quale aveva incominciato a fantasticare su come finire in modo veloce la conversazione.
In verità era finita prima che lui se ne rendesse conto, come se fosse stato solo un ordine, e il biglietto che teneva in mano e rigirava, con su scritto l'indirizzo di questo posto, ne era quasi una conferma.
Quasi sul punto di tirare fuori le mani dal mantello ed appoggiarle sul bancone, vide lo strato di grasso, e così decise di chiedere solo una birra, ma rigorosamente in bottiglia, dato l'aspetto del locale, non poteva essere sicuro di non bere anche altre schifezze qual ora avesse chiesto qualcosa direttamente in un bicchiere.

Mentre l'oste lo serviva, vide anche alcuni suoi compari di lavoro di cui non sapeva i nomi, né credeva di averli mai incontrati, e insieme, ridendo, facevano gare simili a quelle che i giovani amavano, ma di ragazzi in giro non se ne vedevano.
L'occhio assente o nascosto del barista focalizzò l'attenzione di Jin su quella benda nera. Sperando di non aver irritato con questa sua mancanza di cortesia il barista, si spostò con la bottiglia in mano verso un tavolo vicino ad una finestra che dava sulla strada fuori dal locale. Vicino a quel sottile diaframma vitreo sporco, accanto al quale sperava forse di allontanarsi dall'odore che gli aveva invaso ormai i polmoni da quando era entrato, cercava di dare il meno possibile nell'occhio.
Posizione quasi strategica per non essere osservato, e se avesse attirato l'attenzione per uno sguardo di troppo voleva avere una quasi certezza di poter distogliere gli occhi da chi analizzava e non incitare una reazione difensiva o persino offensiva nei suoi confronti. Nessun altro posto gli era parso migliore, se non un posto molto in ombra, che però non aveva ancora individuato.
Con gli occhi verdi che guizzavano da un volto all'altro, aveva già incominciato ad annotarsi mentalmente alcuni comportamenti bizzarri degli individui dentro al locale, e di buono c'era che due di loro erano ubriachi, e da loro forse avrebbe potuto stillare delle informazioni.

Bene, a questo punto non mi resta che osservarli tutti e vedere chi potrebbe essere la persona che cerco... Il mio abbigliamento spero non desti nell'occhio, non penso che ci si interessi a quelli con mantelli, anche se sono di un rosso cremisi, visto che di persone con il mantello ne dovrebbero passare tante, e poi il nero della maglietta e dei pantaloni, appena visibile, non dovrebbe dire molto, nella penombra creata nel locale non si può distinguere bene i colori, non dovrei preoccuparmi.

Le ciocche dei capelli neri e setosi che gli ricadevano sul volto non erano un problema, la bandana teneva il grosso di questi su, mentre qui pochi che si erano disposti quasi come una barriera vicino agli occhi potevano facilitare l'illusione che voleva creare.
Il suo distintivo che lo identificava come shinobi della foglia era nascosto dietro al mantello, sul braccio destro all'altezza del bicipite, era diffidente dal far vedere chi era, non voleva compromettersi.


Bene, spero di non aver fatto troppe cavolate in questo post introduttivo (riguardo alla persona che ha fornito l'indirizzo per il locale ho lasciato una specie di lacuna descrittiva per non spararne di troppo grosse xD)
Se qualcosa non va, ditelo e vedo di correggere, now is Your time!

 
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~ Dark.Angel.Maryam
view post Posted on 30/4/2012, 20:03




Narrato
Pensato Maryam
Parlato Maryam
Parlato Ikuto
Parlato Altri



No e no. Ripetere queste tre sillabe stava quasi per aggiungersi alla mia lista (spero corta...) di cattive abitudini, se la maggioranza non avesse favorito il consenso, dopo la solita riunione delle mie personalità. Questo mio “problema psicologico” cominciava a preoccuparmi e mio fratello, Ikuto, iniziava a lasciarsi travolgere dall’ansia. Se fosse stato qualcosa di normale ma comunque non nocivo alla sottoscritta, ok, avrei lasciato continuare questa situazione; altrimenti... il suicidio è roba da codardi e mezzo illogico per giungere a dei fini, quindi manicomio.
... Di cosa parlavo?
Ah sì; la maggioranza delle mie personalità aveva votato per il consenso. Il consenso a cosa? Il consenso alla proposta di mio fratello, il quale volevo portarmi in un certo bar... un bar piuttosto malconcio, osai dedurre dalle sue descrizioni.
Ikuto doveva ritrovarsi lì con un amico per discutere di questioni serie, per ninja esperti; dato che il luogo d’incontro era piuttosto... piuttosto... non era molto invitante, insomma, desiderava che gli facessi compagnia.
Dopo qualche paio di ore, mi ritrovavo davanti al “famoso” bar. I pochi passanti non sapevo se mi fissassero per un qualche motivo o per come fossi vestita: stivali neri con catene aggrovigliate e tintinnati, collant a rete, corti pantaloncini di jeans grigi e strappati sui bordi, maglietta rossa quadrettata di nero corta e senza maniche. Sotto di essa c’era una maglia a rete, con le maniche lunghe. Alle mani portavo dei guanti blu tagliati. Quanto ero originale!
Già da fuori sapevo che la pulizia lì era un optional, in particolare nei confronti delle finestre (non si riusciva a vedere l’interno). Un motivo in più per l’opzione “Vai a fare un giro da un’altra parte”, ma non abbastanza. Ero curiosa di osservare che tipi di persone frequentassero quel luogo. Qualcuno avrebbe detto che erano sicuramente tutti terroristi, pazzoidi, ubriachi, etc. Io invece pensavo che di sicuro dovesse esserci un individuo appartenente a una categoria opposta a quelle appena citate.
Entrammo.
La prima cosa che mi balzò all’occhio fu la totale assenza di donne. Quindi ero l’unica e forse la prima persona a mettere piede in quel tugurio. E per questo motivo la maggior parte dei presenti, in particolare il tizio dietro il bancone che doveva essere il barista, mi guardarono talmente stupiti che i loro occhi stavano quasi per cadere a terra.

La prossima volta mi metto un mantello con un bel cappuccio. Adesso capisco perché certi passanti mi guardavano stranamente...

Ok, lì c’è il mio amico, tu fatti un giro qua!

Aspetta!

Niente da fare. Ikuto se l’era svignata in una stanza che venne subito chiusa. Feci in tempo a intravedere la chioma dorata del suo amico, che ricordavo di averlo incontrato qualche giorno prima dell’invasione di quelle creature anormali a Suna.
Mi guardai intorno.

Dove vuoi che vada a farmi un giro, Ikuto, e che diamine... Dio, Dio, un'ancora di salvezza...

E la vidi. Riconobbi quella chioma nera che avevo visto a un altro bar (... o ristorante?... boh, fa lo stesso, ricordo che vi si mangiava)a Kiri. Stava in disparte vicino a una finestra, con una bottiglia di birra in mano.
Decisi di avvicinarmi. A due metri di distanza mi dirigevo sicura di me stessa. Quando fui a pochi passi da lui, la timidezza mi assalì. Rossa come un pomodoro, mi rivolsi a quel ragazzo, che se non ricordavo male, si chiamava Jin.

Ehm… s-scusa… tu se Jin, vero? Non so se ricordi...
 
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§Vash§
view post Posted on 4/5/2012, 19:05




Narrato
Pensato
Parlato




Una giornata di sole condita da rade nuvolette bianche , un clima invidiabile questa Konoha per chiunque fosse abituato alle temperature di Suna , dove il sole scalda la pelle fino a cuocerti letteralmente il cervello se non prendi precauzioni , ma agli abitanti del paese del vento quel sole piace , è il simbolo dell’energia della natura e rende gli shinobi più forti e determinati , “indurisce la scorza” come soleva dire il vecchio capo villaggio del sud ove Vash era nato. Aspirando qualche boccata dalla sua sigaretta il ninja se ne stava comodamente sdraiato su di un grosso ramo di una delle tante piante che fronteggiavano il locale che per accordo con il daimyo avrebbe funto da base operativa della sua nuova squadra. Gente ve ne entrava molta , specialmente quando vi erano i cambi turno dei soldati di guardia al villaggio , molto spesso si potevano vedere loschi individui che entravano singolarmente per poi unirsi a qualche altra brutta faccia in uno dei tanti sporchi angoli del bar , probabilmente tramando qualcosa di discutibile legalmente parlando ; era il classico luogo ove chi voleva raccogliere delle informazioni avrebbe dovuto recarsi per offrire qualche boccale al chiacchierone di turno e uscirne ore più tardi con la testa piena di troppe informazioni , la maggior parte delle quali insignificanti.

Era appostato lì da qualche ora , erano ormai due giorni che faceva lo stesso appostamento per capire che genere di posto fosse e per sapere se quello che avrebbe dovuto fare lì dentro fosse solo ripulire dalla feccia. Spegnendo la cicca contro la corteccia dell’albero su cui ora sedeva , decise che era giunto il momento di saggiare più da vicino gli avventori del locale per capire se tra questi vi fosse qualcuno di promettente. Indossava dei jeans chiari con un nastro rosso acceso legato in vita dal quale pendeva sul retro una sacchetta di pelle scamosciata grigia contenente la sua preziosissima argilla selezionata , una camicia di lino beige e ai piedi i suoi inseparabili geta , che ad ogni passo scandivano il suo incedere , li abbandonava solo in missione quando dei calzari più morbidi e quindi più silenziosi potevano essere di maggiore utilità; sopra il tutto aveva il suo tradizionale mantello sunese color sabbia , per mimetizzarsi nel desertico paesaggio del paese e per coprire la pelle nelle ore più calde della giornata . Nascosti nelle ampie manica della sua camicia teneva attorcigliato intorno al braccio destro un serpente di argilla pronto a colpire qual’ora lui necessitasse di “ammorbidire” qualche rompiscatole , e legato al braccio sinistro teneva il suo prezioso coltello da caccia con l’elsa in legno inciso .

Con un allungo della gamba destra aprì la porta mentre le mani scioglievano il nodo che teneva legato il mantello e lo allargò fino a scoprire il torso della camicia sottostante , pochi passi e giunse al bancone ove ordinò del sakè mentre con occhio attento fissava nella mente tutti i volti dei presenti , a quell’ora il locale non era al suo apice quindi i clienti al suo interno erano sparpagliati seduti a diversi tavoli della sala. Tra tutti gli avventori una ragazza spiccava su tutti , forse proprio perché una ragazza in locali simili entrava molto di rado o forse perché era vestita in modo molto appariscente ; portando alle labbra il piccolo bicchiere di sakè gli occhi del Jounin si socchiusero leggermente rimanendo però fissi verso il tavolo ove la ragazza chiacchierava con un coetaneo . Il viso della giovane non gli era nuovo , forse era una rifugiata di Suna o forse era una shinobi , ma era difficile ricordare tutti quelli che avevano un ruolo nel suo vecchio villaggio , perse qualche attimo indagando con occhio critico la fisionomia , la corporatura e la muscolatura per capire che era decisamente una Kunoichi e forse del suo stesso villaggio. Impugnando la bottiglia di sakè con la destra e il piccolo bicchiere con la sinistra si dirise verso il tavolo dei due ragazzi ove depose bottiglia e bicchiere e prese posto senza proferir parola. Forse i due si sarebbero spaventati o almeno turbati nel subire tale invasione , ma il tempo era vitale e sprecarne era un insulto verso la vita stessa ; fissò i due per qualche attimo , poi inclinando leggermente il capo verso destra sorrise sornione mentre beveva un altro sorso di sakè.

Non vi allarmate , non voglio darvi fastidio ne farvi alcun male. Ero solo curioso di dare una risposta a una semplice domanda che mi è giunta vedendo la ragazza

Una piccola pausa dove riempito il bicchiere prese un altro sorso .

Mi pare di ricordare di averti già visto da qualche parte , sei forse di Suna?


La presenza dell’altro ragazzo lo indispettiva , poteva non trattarsi di uno shinobi e poteva addirittura arrivare ad alterarsi per la sua intrusione.. forse ci stava provando con la fanciulla… difficilmente avrebbe cercato rogne , era facile capire che il ragazzo dai capelli ramati che aveva di fronte era un ninja e molto probabilmente era anche facile che lui sapesse il suo nome dato che di ufficiali con un grado superiore a Jounin ve ne erano rimasti ben pochi. Mentre attendeva una risposta dalla ragazza decise di provare a giocare la sua prima carta scoperta per vedere le reazioni dei due e tastare il terreno riguardo il suo vero obiettivo.

Avete sentito per caso di ninja annoiati che vorrebbero essere messi all’opera in questo periodo di stallo? Avrei bisogno di recuperare qualche informazione su un mio caro amico di cui non ho più avuto notizie certe tranne che ha partecipato come me alla guerra contro le bestie e qualcuno del posto mi potrebbe essere di grande aiuto.. ovviamente dietro ricompensa


Non si era sbilanciato dando loro troppe informazioni riguardo le sue vere intenzioni , ma aveva posto le basi per un aggancio futuro .. sempre che i due avessero abboccato al richiamo dell’azione e si fossero dimostrati in grado di svolgere alcuni compiti in modo soddisfacente . Con una fava poteva prendere due piccioni , constatare la competenza dei due ragazzi e ottenere informazioni riguardo il suo amico Shin ; decise allora che quella sarebbe stata ufficialmente la prima missione a cui avrebbe sottoposto gli eventuali candidati a suo nuovo team.





Edited by §Vash§ - 4/5/2012, 21:16
 
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Endymyon
view post Posted on 5/5/2012, 12:20





Narrato
Pensato
Parlato

Dalla fosca finestra che dava sulla strada, nessuna persona aveva fattezze umane, erano tutte sfocate, come se fosse un dipinto ad olio dove subito uno straccio passa piano e sposta tutto il colore. Masse scure, cupe, si alternavano a radiosi fuochi di uniformi colori in quel ritratto vivente.
Lì invece, nella brutta topaia decadente adibita a bar, vedere una luce che illuminasse intensamente ogni angolo buio sarebbe stato un miracolo. Le lampade elettriche erano vecchie, alcune sostituite con alcune antenati ad olio, e Jin non sapeva quali tra i due tipi erano realmente utili per illuminare, dato che dubitava le prime avessero da dove prendere corrente in quel locale.
Nei frangenti di tempo in cui non osservava le varie persone, si concedeva un sorso dalla bottiglia e si fermava a guardare le varie incisioni sul tavolo. Nomi, cuori e vari disegni lo ricoprivano, senza lasciare mai uno spazio omogeneamente liscio e non corrotto dalle lame dei coltellini usati per queste opere “moderne”.
Questo lo intristiva.

Se solo avessero più rispetto, queste cose non ci sarebbero... Eppure è così la realtà, le persone sono più brave a sfregiare e distruggere che a costruire, hanno per certi versi una forza immensa e non riescono ad incanalarla. A rompere una cosa si ha bisogno molto spesso solo di qualche cosa in cui canalizzare le proprie energie e poi usarla in qualunque modo, mentre per creare... Per creare serve dedizione al proprio lavoro e un pizzico di volontà. Invidio i falegnami per come riescono maledettamente bene quando si impegnano

Sorrise tra sé e sé.
Qualcuno si era spostato e una porta venne chiusa, quasi si era dimenticato di rimanere attento e vigile. Gli occhi fissati sulla porta alla sua chiusura, guardò nella stanza e vide subito una ragazza in piedi. Quando si volse a guardare nella sua direzione, quasi avesse percepito il suo sguardo, Jin abbassò la testa un po' e lasciò che i suoi occhi vagassero su un punto non preciso, gli servivano le orecchie adesso.
Uno, due, tre... La direzione era la sua, non c'erano dubbi, il rumore si intensificava.

Sarebbe sfiga dovermi subito scontrare con qualcuno, per giunta una donna, proprio ades...

La voce era famigliare, l'aveva già sentita, anche se a stento la riconosceva. Volse lo sguardo sulla ragazza e un parziale frammento di memoria, un'associazione veloce gli balenò forte nella mente.

Oh, ehy, ciao! Sì, sono io, prego siediti!

Accennò un sorriso nel dire questo, forse un po' più gioviale del solito, ed indicò una sedia all'altro capo del tavolino quadrato. Una rapida lotta interiore si accese come il fuoco di una pira funebre. Come si chiamava? Quale era il suo nome? Chi era quella ragazza che aveva già incontrato?
In quei pochi frangenti il suo cervello associò tutti i ricordi, senza alterare l'espressione facciale del Genin interiormente crucciato.
Kiri. Bar. Clan. Takoyaki.
Una piccola illuminazione lo colpì in pieno come un kunai nella testa.

Se sei qui per ordinare qualcosa, penso tu abbia già visto come è conciato il posto, nessuna pietanza o bevanda che non sia in un contenitore sigillato... Alzò la bottiglia verde come per farvi porre l'attenzione della sua interlocutrice ...è consigliabile. Sorrise un po' mesto per la situazione in cui si trovava.

Uno sguardo breve verso le altre persone dietro alla ragazza, giusto per vedere se li stessero guardando con sospetto o curiosità.

E adesso come diamine imbastisco un discorso? Che cosa posso dire? Perché sembra tutto così surreale? Analizzando la situazione direi che non c'è molto di cui parlare, sappiamo i nostri nomi e basta. Bhè, io so che è gentile o quanto meno cordiale, ma nient'altro.
E se costruissi come un falegname?


Si accomodò radrizzandosi un po' sulla sedia, deglutì e...

...vide intromettersi al tavolo, di punto in bianco una persona. Semplice, normale, senza scrupoli si era seduto sulla sedia accanto a lui, alla sua destra. Non era nel locale, non prima dell'entrata di Maryam, su questo ne era sicuro. Guardò la bottiglia e il bicchierino, e insicuro sul cosa dire, alzò la bottiglia.

Alla salute straniero!

Bevve un sorso dalla bottiglia, poi la porse alla ragazza, provando ad essere quantomeno gentile, era l'unica che non aveva nulla da bere al tavolo.

Birra bionda, tra quelle meno forti, se vuoi favorire, prego.

Aveva mentito, o almeno in parte, quella doveva essere una delle bevande meno forti che possedesse l'oste nel locale, ma era comunque una che in un comune negozio sarebbe stata vista come mediamente forte, per quel tasso alcolico superiore a molte altre. Il bar dove si trovava dentro però sembrava un ambiente dove una contorta evoluzione alcolica stesse avvenendo, con il risultato finale prevedibile: tutto ciò che sarebbe stato più forte avrebbe prevalso sulle bevande “inferiori di qualità”.
Alcune paroline magiche si avvicinarono all'orecchio dello shinobi della foglia, quello che gli era parso un po' tracotante nelle sue maniere voleva proporre un lavoretto a qualcuno annoiato, e si dava il caso che lui lo fosse. Per tutta risposta decise di volersi teneri ancora su un profilo basso.

Che tipo di lavoretti avresti in mente? Se sono meno monotoni di giri di perlustrazioni dentro le mura della città mi va bene. Inoltre dipende da che persona cerchi, Konoha è molto grande...

Non aveva messo mezze condizioni, voleva vedere cosa aveva tra le mani, una persona scontenta di come si lavorava a Konoha dopo la grande guerra, o qualcuno che aveva intenzione di aiutare in modi più concreti e decisivi. Almeno sapeva che era di Suna, forse.
Appoggiò il gomito destro sul tavolo e con la mano sinistra spostò il mantello tanto da fargli vedere parte del distintivo delle milizie della Foglia che teneva sul braccio.

Spero non mi rida in faccia quando verrà a sapere del mio grado, solo perché mi reputa inesperto, io la volontà ce l'ho, mi sono mancate le occasioni, fino ad adesso per lo meno.

Con fare un po' infastidito, se non tracotante per la persona che non sapeva di avere vicino disse: Come mi disse una persona tempo addietro, non pensi che sia meglio che ti presenti prima di tutto?
Un mezzo sorriso fece capolino sulle labbra del ragazzo, che diede un'occhiata alla ragazza, per vedere se si ricordava chi era tale persona e sperando, perché non ne era sicuro, di aver rotto definitivamente il ghiaccio.


Bhè, lo spoiler sta per il fatto che non ho descritto il pg di Vash minimamente per via della modifica della scheda che ha apportato e per l'aggettivo "capelli ramati", infatti non capisco se parlo ad uno pseudo Deidara o a un infuocato della pallacanestro XD (Infuocato per i capelli ù.ù)
Ok, la differenza può non starci immediatamente, ma per via dell'aspetto potrebbe ricordare qualcosa al mio pg :zxc:

Edit: Corretto un "non" di troppo e ci tengo a precisare che la bottiglia di birra è a metà quando la offro a Maryam (una da 66 cl si intende, sennò manco a pagarlo avrebbe sorriso xD)

 
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~ Dark.Angel.Maryam
view post Posted on 5/5/2012, 21:32




Narrato
Pensato Maryam
Parlato Maryam
Parlato Ikuto
Parlato Altri




Oh, ehy, ciao! Sì, sono io, prego siediti!

Un po' per l'improvvisa sorpresa, credo, Jin sembrò per qualche secondo assorto nei suoi pensieri per trovare memoria del nostro primo incontro. Ricordavo che non ci eravamo scambiati molte parole, tuttavia mi pareva un ragazzo di cui fidarsi. Ecco perché avevo preferito rivolgergli la parola (stare in quel bar sola... sarebbe stato un po' demoralizzante), quando solitamente mi mostravo diffidente. Non avrei dovuto attendere tanto per esporre quel mio carattere, comunque.

No, grazie, sedermi? No no, non farei sedere nemmeno il più malvagio del mondo su quelle sedie...

Effettivamente, tavoli e sedie presentavano sulla superficie un'apparente strato di polvere. Di un colore un po' strano, quindi evitai di indagare nella mia testa su cosa potesse veramente essere, se non era polvere. Dunque, mentre il ragazzo si sedeva al tavolino vicino, feci cenno con la mano per accompagnare il mio rifiuto, sorridendo.

No grazie, penso che starò in piedi.

Ora che ci penso, se sedie e tavoli sono così... il pavimento... NO, NON CI PENSARE. E... PORCA MISERIA, NON GUARDARE IN BASSO, MARYAM!

Feci un enorme sforzo per sottrarmi alla voglia di osservare il pavimento sottostante, dannatamente "curiosa" com'ero.

Se sei qui per ordinare qualcosa, penso tu abbia già visto come è conciato il posto, nessuna pietanza o bevanda che non sia in un contenitore sigillato... è consigliabile.

You don't say?!!!

Ahaha, vero... attento a non farti sentire dal barista, anche se penso sappia benissimo di come sia ridotto questo locale...

Parlavo a bassa voce per non dare nell'occhio. Anche se l'avrei alzata volentieri per far sapere a tutti il mio parere. Prima che uno dei due potesse iniziare una qualsiasi altra chiacchierata, nonostante pensi che entrambi ci stavamo riflettendo dall'inizio su cosa conversare, percepii un'altra persona avvicinarsi al nostro tavolo. Dai capelli ramati, alto, era un ragazzo, giovane, ma sicuramente più vecchio di me. Mi sa che in quel locale dovevo essere l'unica ad avere sedici anni. Si sedette a destra di Jin. Mi osservò con i suoi occhi castani. E già questo fu un punto a suo sfavore.

Non vi allarmate , non voglio darvi fastidio ne farvi alcun male. Ero solo curioso di dare una risposta a una semplice domanda che mi è giunta vedendo la ragazza... mi pare di ricordare di averti già visto da qualche parte , sei forse di Suna?

Mayday mayday, riscontrate difficoltà nell'elaborare una risposta intelligente!!!

Facciamo il punto della situazione: non lo conoscevo e mi diceva di avermi già visto. Escludendo il fatto che non avevo buona memoria, poteva essere una balla come la verità. Quest'ultima aveva ricevuto un vantaggio perché aveva azzeccato sulla provenienza. Diffidente com'ero, dovevo rispondere in modo ambiguo. Scansare la domanda principale per rispondere alla sua osservazione nei miei confronti poteva essere una buona idea. Il suo viso non mi era familiare, se l'avevo conosciuto, non lo ricordavo. Se invece mi conosceva realmente di vista... beh, a quanto pare, quando mi vedeva, io ero girata da tutt'altra parte.

Mh, sinceramente il tuo viso mi è nuovo. Può darsi che tu mi abbia visto in giro da qualche parte oppure mi abbia confuso con qualche altra ragazza.

Perdonami, perdonami, perdonami, ma se c'è una cosa che ho imparato in questi miei pochi anni di vita, è essere diffidente con gli sconosciuti! Sorry!

Jin bevve un sorso di birra dalla bottiglia che portava in mano.

Birra bionda, tra quelle meno forti, se vuoi favorire, prego.

Guarda, se c'è un qualche cibo o bevanda che odio, sono proprio tutti quelli che contengono alcool! Una minuscola goccia ti rovina il cervello, punto stop! Arrecherà anche un danno trascurabilissimo, ma io, il mio cervello, lo voglio intatto, grazie.

No, grazie, non bevo alcolici.

Rifiutai sorridendo, senza spiegare tanto. Qualcuno avrebbe potuto anche ridere del mio ragionamento. Osservai Jin. Quella birra non doveva essere poi così "di quelle meno forti". Però forse era ancora abbastanza lucido.
Il nuovo arrivato aprì bocca.

Avete sentito per caso di ninja annoiati che vorrebbero essere messi all’opera in questo periodo di stallo? Avrei bisogno di recuperare qualche informazione su un mio caro amico di cui non ho più avuto notizie certe tranne che ha partecipato come me alla guerra contro le bestie e qualcuno del posto mi potrebbe essere di grande aiuto.. ovviamente dietro ricompensa.

La proposta era anche interessate, oibò. Anche lui tra l'altro stava cercando un suo caro amico che da tempo non vedeva più, come io avevo perso tracce di Alex. Questo pensiero stese un velo nero per qualche secondo nella mia mente. Jin intanto diceva la sua.

Che tipo di lavoretti avresti in mente? Se sono meno monotoni di giri di perlustrazioni dentro le mura della città mi va bene. Inoltre dipende da che persona cerchi, Konoha è molto grande...

Mh... è da un po' di tempo che non sono molto attiva... Però, un po' come ha detto Jin, dipenderebbe da che tipo di lavori sono. E soprattutto, con chi. Solitamente i lavori sarebbero da condurre in compagnia...

Già. Sono sempre stata sola, da questo punto di vista...

Nuovamente, la mia mente si annebbiò. Alcuni ricordi della mia infanzia e del periodo "imparo-a-diventare-kunoichi" mi distrassero un secondo.

Come mi disse una persona tempo addietro, non pensi che sia meglio che ti presenti prima di tutto?

Che ragazzo scaltro. Non ci avevo pensato... Chi ca... ehm... chi diavolo sei tu???

 
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§Vash§
view post Posted on 6/5/2012, 11:24




Narrato
Pensato
Parlato



Tranne qualche chiaro segnale di impaccio da entrambi ,segno che avrebbero dovuto lavorare parecchio sul proprio controllo , corporatura , muscolatura , abrasioni , tagli e qualsiasi genere di cicatrice dicevano molto sul lavoro di una persona e raramente ci si poteva sbagliare riguardo a chi si allenava da anni tutti i santi giorni ad essere uno shinobi , il clima restava comunque calmo .. nessuno dei due sembrava essersi offeso per l’intrusione inaspettata. Nel locale intanto i clienti continuavano i loro loschi traffici tracannando più alcol di quanto un normale essere umano non dovrebbe essere in grado di sostenere . Sorseggiando lentamente il suo sakè (ovviamente non riscaldato e di qualità infima tranne per la sua gradazione alcolica) Vash si prese qualche momento prima di rispondere alle domande che i due gli avevano posto ,il viso ora serio e inespressivo ,fissò i suoi profondi occhi scuri prima sulla ragazza e poi sul ragazzo, intendeva aumentare giusto di poco la tensione che i due potevano avere nell’interloquire con uno sconosciuto. Appoggiando poi il bicchierino al tavolo facendo attenzione a non toccare con mano il tavolo reso appiccicoso da chissà quanti litri di chissà quale genere di intrugli il barista aveva il coraggio di propinare agli avventori , il Jounin sunese scorse un leggero movimento del ragazzo seduto alla sua sinistra che si identificava come shinobi della foglia grazie al distintivo prima nascosto dal mantello , gesto intelligente da parte del konohano che mostrava così di essere un ninja e metteva in evidenza che qual’ora ve ne fosse stata l’esigenza lui avrebbe saputo difendersi. Scostando il lembo del mantello che copriva la sua spalla sinistra con il braccio destro infilò la mano in una piccola tasca estraendone una sigaretta ed un fiammifero e rispose al ragazzo mostrando il distintivo di Suna legato all’altezza del bicipite .

Una piccola nuvoletta di fumo lasciò le sue labbra mentre la sigaretta ardeva tra le dita della sua mano destra appoggiata placidamente sul ginocchio dell’arto inferiore corrispondete , aveva già raccolto fin troppe informazioni riguardo questi due , erano bastati pochi momenti per tirare le somme dei loro comportamenti , ma voleva approfondire nella speranza che qualcosa di positivo potesse uscire da quell’incontro. Se lui si fosse trovato nella situazione in cui loro si versavano , avrebbe certamente agito in modo completamente diverso … erano stati fin troppo diretti nel mostrarsi se non allarmati , almeno sulla difensiva , avevano chiesto troppo presto il nome del loro interlocutore manifestando quindi allerta e parevano preoccupati per quanto questi potesse chiedere , ma non abbastanza dal premurarsi di farlo parlare prima di mostrarsi restii ad accettare , giusto per raccogliere informazioni utili qual’ora lui si fosse dimostrato un poco di buono.

Chi sono io? Avete ragione , non mi sono presentato.. ma non è uno dei tanti compiti degli shinobi raccogliere informazioni?


Non gli avrebbe detto subito tutto quanto , sarebbe stato certamente più utile e divertente vedere quei due sudarsi ogni centimetro che li separava dall’entrare a far parte della sua squadra , sempre che avessero avuto la volontà e le potenzialità per entrarci..

Io come ho già accennato poco fa , ho bisogno di qualcuno per sbrigare qualche “faccenda” per me tediosa e potrei affidare l’incarico a chiunque mi dimostri di essere in grado di portarlo a termine , nulla di illegale.. se vi interessa o se conoscete qualcuno interessato alla mia proposta ,mandatelo da me. Dentro questa busta troverete tre nomi di persone su cui io intendo ricevere informazioni , la scadenza è fra tre giorni.


Una busta comparve nelle sue mani estratta velocemente dalla manica della camicia grazie anche all’aiuto del serpente di argilla che l’aveva spinta tenendola tra le fauci fino alle dita del jounin che poi la pose al centro del tavolo . La busta conteneva un foglio bianco con tre nomi scritti in inchiostro nero , Vash Shin , Shin Rukawa , Ryou Nara. Il primo nome era per verificare quali notizie potessero circolare su di lui , il secondo era per avere qualche indicazione sul luogo in cui poteva trovarsi il suo vecchio compagno di team , il terzo era per sapere tutto il possibile di colui sembrava gestire il villaggio della foglia che , essendo l’unico rimasto dava a quest’ultimo un enorme potere. Come avrebbero reagito i due ragazzi? Quali sarebbero state le loro impressioni verso colui che odiava perdere tempo in convenevoli e voleva arrivare presto all’azione? Probabilmente lo avrebbero visto come un arrogante , ma che male c’è in questo? Potevano pensare qualsiasi cosa , fino a quando la loro abilità o utilità non fosse stata dimostrata , sarebbero rimasti degli estranei prezzolati. Espirando una boccata di fumo socchiuse gli occhi cercando quelli della ragazza che involontariamente gli aveva fornito il nome del ragazzo “Jin” , sorridendole brevemente come a ringraziarla per l’informazione si volse poi al giovane .

Allora Jin , cosa mi dici? Ti può interessare questa “sfida”? E tu ragazza? Fate quello che volete , non ci sono istruzioni tranne quella di recuperare informazioni… se fra tre giorni non avrete nessun materiale da espormi evitate di presentarvi per riscuotere il premio.


Detto questo bevendo una sorsata del suo liquore saporito si appoggiò allo schienale della sua sedia fissando con un viso privo di emozione il movimento all’interno del locale in attesa di ricevere una risposta .

Davvero un posto utile questo.. la metà di questi relitti umani potrebbe darmi buone informazioni per fare un gruzzoletto , posto fuori dai confini del villaggio e quindi privo di controlli qual’ora dovessi aver bisogno di nascondere qualche “ostacolo” eliminato… Non farti prendere la mano Vash! Sei qui per trovare una squadra , non per decimare gli avventori del locare e celarne i cadaveri! Anche se ormai la rete di sorveglianza verso i mukenin è pressoché inutile , non si può mai dire quando qualcuno deciderà di lasciarsi alle spalle le regole imposte dal villaggio per darsi alla malavita… magari cercando ricchezze in mezzo alle macerie delle capitali cadute…!


Un lampo attraversò la sua mente , come un fulmine a ciel sereno : gli archivi delle città distrutte! Vi erano state quattro grandi potenze nel mondo , ne restava una sola e molto indebolita.. tutte le grandi nazioni avevano un archivio ove si potevano trovare tecniche troppo potenti o pericolose perché venissero apprese da chiunque , segreti di stato e informazioni riguardanti anni di spionaggio ; informazioni utili e pericolose allo stesso tempo! Era deciso , il recupero di questi archivi sarebbe stato uno dei suoi primi impegni , se fosse riuscito ad accumulare tutto quanto poteva essersi salvato dalla distruzione incontrollata delle bestie in un nascondiglio segreto , avrebbe avuto infinite possibilità di crescita personale . Facendo mente locale tentò di stimare il tempo che avrebbe richiesto il reperire le provviste necessarie per intraprendere il suo viaggio senza però dare nell’occhio, poi imponendosi la calma per non farsi influenzare dal suo animo fumino si ricordò che davanti a sé poteva avere due “collaboratori” , in base a come si sarebbero comportati avrebbero potuto sia servirlo con enorme profitto sia economico che di capacità combattiva oppure essere eliminati qual’ora avessero scioccamente pensato di ostacolare i suoi piani.

L'archivio di Suna è mio di diritto , nessuno può reclamare qualcosa che non gli appartiene se non vuole la guerra , mentre per gli altri archivi dovrò mantenere un profilo molto basso per non dare modo alle alte sfere di capire ciò che sto facendo prima che non sia già troppo tardi per prendervi dei rimedi. Il comando di questo gruppo mi fornirà informazioni fresche riguardo i piani delle alte sfere e mi fornirà un ottimo alibi per uscire dal villaggio assentandomi per molti giorni . Potrei anche “condividere” qualche informazione con il daimyo se questi si dimostrerà affidabile , un giorno io ricostruirò il mio villaggio e lui potrebbe essere al comando diretto del suo come Hokage , essere in buoni rapporti potrebbe essere vantaggioso per entrambi… devo programmare attentamente le prossime fasi ..

 
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Endymyon
view post Posted on 6/5/2012, 14:52





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Quando la mano del rosso si spostò verso una tasca, anche la sinistra di Jin si mosse sotto il mantello, verso i suoi kunai, le sue armi, pronte ad essere sfoderate e ad essere utilizzate. Filo delle lame appena rimesso a nuovo, impugnatura ricoperta con uno strato di bende nere per una maggior adesione alla mano e al fine di impedire che gli scivolassero in caso di sudorazione eccessiva. Tutto era pronto, calcolato, tranne che il suddetto avversario fosse un ninja di Suna. Ritirò la mano dalla tasca e la mise in bella mostra sul tavolo, stretta attorno alla bottiglia, come l'altra.

Almeno so che non è un damerino, perlomeno. Bevitore di sakè, fumatore, insomma una persona ordinaria oramai. Che ci tenga anche alle tradizioni? Possibile e non improbabile, però non si sarebbe abbassato a chiedere a noi, a meno che non fosse importante e lui non potesse per via di altre cose...

Una busta contenente un foglio bianco con tre nomi scritti sopra venne messa sul centro del tavolo in bella vista. I nomi erano tutti famigliari, il secondo e il terzo gli dicevano già qualcosa, aveva già alcune informazioni alla portata di tutti, e poco tempo fa aveva incontrato di persona colui che stava al secondo posto. Del terzo sapeva quali mansioni amministrative svolgeva, cosa doveva fare e cosa aveva fatto durante la guerra per sommi capi, ma niente di particolare. Invece il primo, il primo dei tre gli era quasi estraneo, forse ne aveva letto su qualche articolo, forse se lo stava immaginando, pensò persino che il suo cervello avesse inventato un falso collegamento per fargli credere di sapere qualcosa che invece non conosceva.
Sentire il suo nome pronunciato lo fece adirare leggermente, le sopracciglia si serrarono verso il basso e le labbra rimasero chiuse. Per nascondere le sue emozioni fissò il foglio, verso il terzo nome, in fondo era uno shinobi della foglia, poteva provare disgusto per chi voleva informazioni a proposito di un suo superiore molto importante. Anche se non al pari di un Hokage, anche i daymio avevano una grande importanza nella società, erano loro che spesso coordinavano, sotto il mandato del Kage e per il bene del paese, tutte le istituzioni e amministravano il villaggio. Che ve ne fossero stati di ricchi e ingordi di averi lo si sapeva, che fossero anche forti militarmente, aveva un senso, ciò che non aveva capito era perché qualcuno di un altro paese volesse avere delle informazioni tanto importanti se non per uso personale a fini di sminuire la persona. Avrebbe capito qualcuno del proprio villaggio in cerca di notizie per togliere il potere, ma un estraneo no. Erano tutti alleati per il momento, e ficcare il anso in informazioni top secret era sconvenevole. Cercare notizie gli parve quasi un tradimento.
Poso lo sguardo sulla camicia di Maryam senza rendersene conto. Il suo sguardo era fisso, seppur incapace di focalizzare, vedeva, seppur la cosa era invisibile. Il cervello lavorava nel silenzio più assoluto e nessuno dei collegamenti che fece vennero a galla, se non la decisione finale. Sì.

Che notizie vuoi? Sia chiaro che sul daymio Nara non ho intenzione di svelarti tutto ciò che troverò se non lo riterrò opportuno, sono della Foglia, mi sembra quasi di tradire un superiore se facessi diversamente, scusa, ma non sono senza scrupoli... Un'ammissione di incapacità in piena regola, ma non gli interessava cosa avrebbero pensato Maryam o il rosso, lui aveva alcune integrità morali non ancora sopperite dalla carriera intrapresa. ... Sul secondo tizio, so dirti già alcune cose, ma tutto dipende dalla ricompensa e da cosa vuoi sapere veramente, leggende metropolitane o notizie da chi lo ha visto e conosciuto? Se ne è rimasto in vita qualcuno, ovviamente...

Aveva taciuto riguardo al primo nome della breve lista. Gli ultimi due erano importanti e almeno a lui noti, mentre quello, quello era il più problematico, non sapeva nulla, non aveva idee di dove cercare e da dove incominciare.

Almeno adesso si esce dalla monotonia delle giornate. Accetto il lavoro, ma non credo di rivelargli tutto, tranne della prima persona, con quella non ho effettivamente nessun legame, le altre due valuterò in base a cosa trovo, non mi piacciono gli impiccioni, soprattutto ninja.
Mi preme sapere cosa ha in mente, dubito che questa sia una vera missione, il lavoro sembra troppo... non so... strano.


Aspettò infine di sapere se anche la ragazza avesse accettato, gli avrebbe fatto comodo qualcuno con cui lavorare, se per caso ci fosse qualcuno da distrarre, chi meglio di un compagno per arraffare le cose e portarle via mentre un'interpretazione da Oscar veniva messa in scena di fronte al malcapitato che sarebbe stato derubato?
Inoltre pensò anche al fatto che avere un amica in più nel vasto mondo sarebbe stato meglio che non averne.

Abitudine mettere gli spoiler, scusate xD In breve se Mary volesse uscire dal bar la seguirei fuori (in modo da accelerare il tutto :v ), anche se nel post non l'ho scritto, troppi periodi ipotetici mi avrebbero preso più tempo che non ho, perciò mi scuso per la brevità del testo, ma lo studio chiama con violenza già a quest'ora ù.ù

 
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~ Dark.Angel.Maryam
view post Posted on 13/5/2012, 19:44




Narrato
Pensato Maryam
Parlato Maryam
Parlato Ikuto
Parlato Altri




Avrei volentieri preso una sedia per lanciarla addosso a quel tizio. Odiavo il fumo...
Mostrò a Jin il distintivo di Suna. Ma guarda, era del mio stesso villaggio... ecco il perché della domanda che mi aveva rivolto... Strano. Ero una ragazza a cui piaceva osservare la gente. O la mia memoria si stava deteriorando, oppure la sua figura mi era sfuggita. O,ancora, semplicemente non c'era mai stato un momento in cui eravamo nello stesso posto. Però aveva detto che gli pareva di avermi già visto. Mh...
Nelle sue mani aprì una busta, tirando fuori un foglio bianco e mostrandocelo.
Lessi quei tre nomi in inchiostro nero dapprima con la mente vuota. Successivamente, mille parole si unirono tra loro per intrecciare pensieri alla ricerca di eventuali informazioni già presenti riguardo i proprietari di quei nominativi. I primi due ero sicura al cento per cento che fossero di Suna. Il terzo sapevo essere di Konoha, se non una delle persone che gestivano il villaggio stesso, come fu in seguito confermato dalle parole di Jin.
Mi dispiacque l'aver pronunciato il suo nome senza rendermene conto. L'avevo fissato come per chiedergli scusa, dopo che il tizio aveva pronunciato il suo nome.
Massaggiai la fronte mentre pensavo ai primi due nomi.

Allora Jin , cosa mi dici? Ti può interessare questa “sfida”? E tu ragazza? Fate quello che volete , non ci sono istruzioni tranne quella di recuperare informazioni… se fra tre giorni non avrete nessun materiale da espormi evitate di presentarvi per riscuotere il premio.

... Molto divertente.

Avevo la forte tentazione di urlargli dietro il mio nome, dacché non sopportavo che qualcuno mi si rivolgesse con "tu ragazza".
Notai che Jin era piuttosto pensieroso, lo sguardo perso sulla mia maglietta. Gli piaceva il rosso quadrettato di nero?

Che notizie vuoi? Sia chiaro che sul daymio Nara non ho intenzione di svelarti tutto ciò che troverò se non lo riterrò opportuno, sono della Foglia, mi sembra quasi di tradire un superiore se facessi diversamente, scusa, ma non sono senza scrupoli... Sul secondo tizio, so dirti già alcune cose, ma tutto dipende dalla ricompensa e da cosa vuoi sapere veramente, leggende metropolitane o notizie da chi lo ha visto e conosciuto? Se ne è rimasto in vita qualcuno, ovviamente...

Questo ragazzo è il perfetto esempio di chi sa moderare intelligenza, disponibilità e sensibilità in modo efficacie. Mi piace! Anche Alex era sembrato così...

Ricordare Alex mi distrasse qualche secondo dal presente. Poi pensai che, magari, cercando informazioni su queste persone, avrei potuto trovare qualcosa sul suo conto. Questo era un motivo in più per accettare la proposta.

Sottolineo che non li ho mai visti personalmente; se invece è successo, allora non ricordo nulla. Tuttavia i primi due nomi li ho già sentiti, e sono sicurissima che siano due ragazzi di Suna. Il terzo... so solo essere una figura importante a Konoha.

Mi dispiace, tizio, quando si è mezzi asociali, non si conosce nessuno... però ormai ho voglia di cimentarmi in questa "faccenda", come l'ha definita...si tratta di un aiuto... quindi...

Se il mio amico è d'accordo, avrei piacere a unirmi con lui per realizzare questa tua richiesta. Sia ben chiaro che rispetto al sua decisione per quanto riguarda la terza persona. E, come è stato già detto, di preciso cosa ti interessa sapere?

Amico?... Sì dai. Un amico è sempre bello averlo. Soprattutto se l'unica compagnia che hai è un fratello rompiscatole e una gatta che continua a sparire.
Fissai ancora una volta i tre nominativi. In particolare quelli che ero certa fossero di Suna. Pensandoci, guardai il braccio dalla quale il tizio aveva esposto il simbolo del mio villaggio. Rilessi i due nomi. Osservai il tizio. Pensai che non aveva ancora detto il suo nome. Il mio sguardo assunse un'espressione sospettosa.

Per me, potresti benissimo essere una di queste persone. Potrebbe essere stupido pensarlo, ma solitamente se una persona ti chiede il nome, non le mostri il villaggio di appartenenza. Va be', io le informazioni te le cerco. Se scopro poi che il mio sospetto era fondato... Allora posso anche fare l'investigatrice. Aspetta che ti pongo questa domanda...

Ehm... hai detto che ti servono queste informazioni... scusa se sono indiscreta, purtroppo sono la Curiosità in persona... perché ne hai bisogno? Non devi rispondere, se non lo ritieni necessario, ovviamente...


Non accusatemi per il sospetto della mai PG, mi è già capitato di leggere situazioni simili! XD Scusate se l'ho dotata di un intuito più sviluppato della norma! xD
 
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§Vash§
view post Posted on 14/5/2012, 14:27




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Ancora lievemente perso nei suoi pensieri riguardanti gli archivi e le ricchezze delle grandi nazioni cadute sotto il peso del maglio nemico Vash vide di sfuggita un movimento calibrato del ragazzo che sotto il mantello aveva spostato il braccio troppo lentamente per essere scambiato per un movimento naturale , ovviamente stava prendendo qualcosa , e molto probabilmente si sarebbe trattato di qualche arma di piccolo/medio calibro . Quasi senza badarci e senza cambiare posizione sulla sedia il Jounin sunese fece scivolare il serpente verso l’orlo della manica sinistra , nell’evenienza il serpente sarebbe schizzato fuori estraendo con la coda anche il lungo coltello da caccia che stava rinfoderato e legato sull’avambraccio sinistro del ragazzo , creando quindi un ottimo diversivo e rendendo meno difficoltosa la sua difesa . Poi gli occhi del ragazzo si fissarono brevemente sul distintivo di Suna , il che lo fece tornare velocemente in una posizione che permetteva al suo interlocutore di percepire ogni movimento sospetto , bravo ragazzo… meglio non scatenare un duello in posizione tanto svantaggiosa come l’interno di un locale e con le spalle al muro , avendo come unica via di fuga , la scontatissima finestra. Esalando una grigia nuvoletta di fumo flesse il collo all’indietro mentre con la coda dell’occhio vedeva che il ragazzo dopo aver letto i nomi sulla busta si preparava a parlare. Purtroppo quello che usci dalla bocca del ninja konohano non fu affatto piacevole da sentire , che fosse totalmente incapace di comportarsi da membro addestrato a combattere e recuperare informazioni vitali con qualsiasi mezzo?

Forse sono stato troppo avventato , questo ragazzino non ha nulla di quello che cerco.. troppo diretto e senza la benché minima idea di quello che questo mestiere richiede… ok è di konoha e le informazioni che chiedo sono senza dubbio importanti , ma anche se non avesse voluto portare a termine l’incarico , avrebbe potuto semplicemente omettere le informazioni chiave e fornirmi quelle più irrilevanti , avendo così la possibilità di capire chi ero e cosa volessi fare delle informazioni ricevute , e cosa peggiore di tutte aveva esposto ad alta voce informazioni che potevano arrivare all’orecchio di tutti pur avendo avuto indicazioni scritte.. sciocco ragazzo.. probabilmente crede che l’unica attività di uno shinobi sia il duellare… possibile che quelle dannate bestie siano riuscite a minare anche le accademie? Effettivamente il numero di ninja deceduti in battaglia era elevatissimo , forse qui a konoha non sono riusciti a continuare un buon addestramento di base per via dell’impegno sul campo…

Fingendo di non essere minimamente turbato dalla mancanza di professionalità del giovane seduto al suo fianco, Vash sorrise leggermente , lasciando però i suoi occhi inespressivi . Nel frattempo anche la ragazza aveva dato una risposta molto simile a quella del giovane shinobi , forse credeva che così facendo avrebbe trovato un amico in lui? Difficile a dirsi , però sicuramente l’impressione fatta sul “datore di lavoro” era stata anche per lei pessima. Oramai restava ben poco da fare , solo decidere se congedarsi dalla coppia lasciando entrambi a bocca asciutta oppure fingere di approvare la loro scelta di mantenere un comportamento moralmente irreprensibile per poi scaricarli subito dopo. Poi ebbe un illuminazione , un idea gli balenò in testa :

Sicuramente questi due si sono dimostrati privi di qualunque esperienza lavorativa sul campo , per non parlare dello scadente addestramento ricevuto riguardo il comportamento da mantenere in occasioni come queste .. però potrei comunque trarre vantaggio dalla loro ingenuità e usarli come “diversivi camminanti” nei prossimi scontri.. difficilmente faranno strada se non imparano alla svelta come e cosa deve fare un ninja , io non ci perdo nulla.. se crepano nell’adempimento del loro dovere io dovrò solo stilare un rapporto per la psico-segretaria del daimyo nel quale spiego che il nemico ci ha colto alla sprovvista e non ho potuto fare nulla per salvare i due malcapitati.. Si , penso che farò così , in uno scontro due pedine da mandare avanti mentre io prendo tutte le contromisure adatte al caso mi faranno comodo , se poi imparano e mi diventeranno utili , tanto meglio per loro


Sei un bravo ragazzo , le informazioni sono cosa preziosa e non si danno a chiunque… Però a me quelle informazioni servono , quindi tu mi porterai tutto quello che trovi sui nomi che ora sai e che non voglio più sentire uscire dalla tua bocca in luoghi pubblici ove le orecchie possono spesso dimostrarsi indiscrete. Quello che deciderai di non riferirmi sono fatti tuoi , ovviamente la qualità delle informazioni che mi darai sarà proporzionale al tuo compenso e alla valutazione che io farò di te per eventuali lavori futuri.. lo stesso vale per te ragazza.. Se fra tre giorni vi rivedrò qui con le informazioni che ho chiesto , bene , altrimenti considerate questa conversazione come uno “strano fatto” capitato quest’oggi.

Sempre mantenendo una espressione cordiale sul viso allungò una mano sul tavolo per recuperare busta e contenuto e rimetterla nella tasca interna del mantello , ovviamente la volontà era quella di non lasciare tracce di quella conversazione e sperava che i due capissero quello che quel gesto significasse . Aveva tutta l’intenzione di uscire dal locale , fiondarsi a passo deciso verso l’ufficio del daimyo , ottenere lo schedario dei ninja senza un incarico e scegliere tra quelli , ma avrebbe ritardato al giorno successivo , non voleva essere seguito e non voleva nemmeno dover giustificare la sparizione di due ragazzi , infatti aveva proprio idea che questi due lo avrebbero seguito giusto per appagare magari solo la curiosità nelle loro menti .

Una scappatella all’ufficio del daimyo potrebbe risolvere i miei problemi , non volevo dover passare del tempo in un polveroso archivio alla ricerca di shinobi aventi le credenziali per entrare nel mio team , ma forse ne avrò bisogno.. se questi due proseguiranno lungo questa via di condotta , non credo avranno vita lunga…

Stava giusto alzandosi quando la fanciulla gli porse l’ennesimo tipo di domanda che poteva “far cascare” le braccia anche al più paziente degli uomini.

Purtroppo sei indiscreta e la curiosità in questo mestiere spesso costa più di quanto tu possa mettere in gioco per appagarla…Bene ragazzi , questo è tutto per ora.. cercate tutto quello che riuscite a trovare.. nessuna informazione è superflua.. fosse anche il colore preferito … se vi vedrò qui fra tre giorni mi aspetterò delle informazioni , altrimenti dimenticate questa conversazione e tanti cari saluti..

Un ultimo sorriso di circostanza e poi lasciati alle spalle i due ragazzi prese la porta e con un passo deciso si avviò verso le mura del villaggio .

 
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Endymyon
view post Posted on 13/6/2012, 13:08





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La giornata non era incominciata bene, e la sua indisposizione stava accrescendosi ancora di più per via della boria del Suneese che si era seduto poc'anzi vicino a lui. Non solo sembrava che la sua alterigia fosse infinita, ma l'atteggiamento superficiale, quasi sminuente, faceva avvampare Jin. Sotto la maschera che stava indossando abilmente, sulla quale ogni muscolo era rimasto contratto o rilassato come all'inizio della conversazione con l'imbusto vicino a lui, un misto di rabbia, collera e indignazione creavano un mix perfetto per una fulminazione rapida ed efficace. Un secondo, o anche meno, e poteva far provare l'ebrezza di una scarica elettrica al roscio.
Eppure non lo fece. Si moderò, fece scemare la rabbia in fretta, perché non voleva dare peso alle parole di quel suo interlocutore. Era sicuro che non l'aveva fatto apposta a dargli un ordine, e che lui si era immaginato quel “tu mi porterai” come un ordine, ma probabilmente era una proposta innocente. Sperava infatti che quella situazione fosse uno scherzo. Poteva mai chiedere ad uno shinobi impiegato nelle forze armate di Konoha, in una situazione in cui tutte le nazioni erano alleate, di cercare informazioni su quello che era un suo superiore? Su una persona che per giunta aveva quasi diritto di vita e di morte, ovviamente non in via ufficiale. (?)
Lasciò correre, non ne valeva la pena, troppi rischi, troppi problemi in seguito. Doveva essere pacifico e moderato... Doveva vedere fino a che punto questa storia sarebbe andata avanti, e qualora fosse illegittima, fermarla dall'interno.

Si rilassò solo quando il suo nuovo datore di lavoro uscì dal locale. Con la destra portò la bottiglia alla bocca e bevve finché non finì il liquido dal retrogusto amarognolo. Che Maryam volesse vedere tale gesto come rabbia e frustrazione accumulata nella conversazione non gli interessava, come non gli interessava se avesse girato la testa per fissare da qualche altra parte, non aveva la volontà di misurare le sue azioni con il contagocce, come quasi sempre faceva quando si trovava a socializzare con altre persone.
Si alzò e buttò la bottiglia in un cestino lì accanto con noncuranza, lasciando che il vetro sbattesse contro il lato del contenitore e poi arrivasse sul mucchio di spazzatura che già si era accumulato sul fondo. Chissà chi aveva utilizzato il cestino e per cosa, nessuno sembrava badare molto all'igiene in quel posto.

Io ho intenzione di accettare disse avvicinandosi alla ragazza Tu?... Comunque che ne dici di uscire per lo meno da questo posto? Non mi allieta tanto vedere tutto questo. Finì la frase voltando i palmi delle mani verso l'alto e guardandosi intorno con gli occhi onde far intuire a cosa si riferiva.

Oh, bhè, se non hai problemi e ti va di fare due passi Konoha è molto bella, molto verdeggiante.

Sorrise per ciò che aveva detto. Se il suo villaggio non fosse stato pieno di alberi e di foglie non lo avrebbero chiamato così in fondo.

 
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~ Dark.Angel.Maryam
view post Posted on 13/6/2012, 15:31




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Pensato Maryam
Parlato Maryam
Parlato Ikuto
Parlato Altri




Sei un bravo ragazzo , le informazioni sono cosa preziosa e non si danno a chiunque… Però a me quelle informazioni servono , quindi tu mi porterai tutto quello che trovi sui nomi che ora sai e che non voglio più sentire uscire dalla tua bocca in luoghi pubblici ove le orecchie possono spesso dimostrarsi indiscrete. Quello che deciderai di non riferirmi sono fatti tuoi , ovviamente la qualità delle informazioni che mi darai sarà proporzionale al tuo compenso e alla valutazione che io farò di te per eventuali lavori futuri.. lo stesso vale per te ragazza.. Se fra tre giorni vi rivedrò qui con le informazioni che ho chiesto , bene , altrimenti considerate questa conversazione come uno “strano fatto” capitato quest’oggi.

"Ragazza". Quella parola echeggiò nella mia testa impedendo alle altre parole di essere registrate. Questa era la conseguenza al non aver rivelato il mio nome: essere chiamata "ragazza". Era una delle tante, infinite cose, che più odiavo al mondo. Avevo trattenuto l'irritazione, mantenendomi seria.
Scoccai un'occhiata a Jin. Capii che anche lui stava facendo di tutto per non lasciarsi travolgere dall'ira.
Alla mia ultima domanda, la risposta del tizio mi fece, dico sul serio, ridere (nel mio cervello, ovviamente).

Purtroppo sei indiscreta e la curiosità in questo mestiere spesso costa più di quanto tu possa mettere in gioco per appagarla…

Non per nulla ti ho detto che non dovevi rispondere, se non volevi... ma ovvio che non rispondi a una domanda del genere, ti pare??? Quanto mi piace far irritare la gente, ahahahaha... La curiosità uccide il gatto, lo so bene...

Il tizio si allontanò per uscire, dopo essersi probabilmente sforzato di sorridere. Sentii una porta aprirsi e voltandomi vidi mio fratello uscire e cercarmi.
Jin bevve fino all'ultima goccia, svuotando la bottiglia che aveva in mano. Si alzò per buttare con noncuranza il contenitore in un cestino lì vicino.
Nel frattempo mio fratello mi raggiunse e mi chiese chi fosse quel tipo che era appena uscito. Si accese una lampadina nella mia testa (se brillante l'avrei scoperto prossimamente...) e, sottovoce, gli sussurrai nell'orecchio di farmi un favore: seguire quel ragazzo sunese, il quale ci aveva offerto un lavoro. "ci" lo pronunciai indicando con un leggero cenno della testa Jin, il quale si stava avvicinando, senza che io lo guardassi. Ikuto annuì con un ghigno, mi salutò e si diresse verso l'uscita.

Ops, mi sono dimenticata di chiedergli di che cosa ha discusso con quell'amico lì...

Io ho intenzione di accettare. Tu?... Comunque che ne dici di uscire per lo meno da questo posto? Non mi allieta tanto vedere tutto questo.

Mh. Penso che accetterò...

Sorrisi divertita dal gesticolare del ragazzo riferito all'ambiente in cui ci trovavamo.

Oh, bhè, se non hai problemi e ti va di fare due passi Konoha è molto bella, molto verdeggiante.

Ok, via di qui... Konoha? Lo so, lo so che è bella...

Sorrisi, dopo aver spostato leggermente lo sguardo, rammentandomi di Alex. L'avevo incontrato lì a Konoha, per questo il villaggio pieno di alberi era uno dei miei posti preferiti, racchiudeva dei bei ricordi. Poi , mentre mi voltavo, sospirai tristemente. Mi mancava quel ragazzo.
Mi voltai in direzione della porta e uscimmo.
Respirai l'aria pulita.

Finalmente! ARIAAAAAAAAAA...

La leggera brezza di Konha mi accarezzò i lunghi capelli, piacevolmente. Che differenze tra l'esterno e l'interno di quel bar. Osservai i capelli di Jin, meno lunghi rispetto ai miei. Notai che erano belli, apparentemente morbidi e lisci come seta. Il mio lato femminile era invidioso, dovevo ammetterlo. Strinsi una ciocca dei miei capelli.

Mi sa che si accorgerà delle occhiate invidiose che sto lanciando ai suoi capelli.


ahahahhaahahah Certo Endy che, per essere un uomo, il tuo PG ha un bel coraggio nel "sfoggiare" una lunga chioma di capelli davanti agli occhi di una ragazza! XD Lascio a te l'onore di scegliere l'argomento di cui parlare, anche breve, poi toccherà a me...
 
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Endymyon
view post Posted on 21/6/2012, 20:30





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Oh, quindi hai già visto Konoha...Però suppongo che tu non sia di queste parti. Diede voce ai suoi pensieri senza frenarli come al solito, la sua mente d'altronde fluttuava sul mare di pensieri diversi. Cosa poteva fare per recuperare un po' di informazioni?
Non sapeva a chi rivolgersi e dove andare, e non pensava nemmeno che tale faccenda fosse semplice.
Odiava non avere informazioni e non sapere cosa fare, cominciava a sentirsi fiacco, quasi demoralizzato.
Mosse qualche passo in avanti, i suoi soliti passi da militare, quelli periodici e sempre uguali. Fretta o meno, acquazzone o caldo torrido, se doveva camminare la sua velocità era quasi sempre la stessa, né la fretta sarebbe riuscita ad influenzarne la celerità, né la stanchezza l'avrebbe diminuita.

Dove vuoi andare? Hai già in mente qualche posto che ti piacerebbe vedere o rivedere?

Perché mi guardava in quel modo?

Dapprima si fermò, tirò sugli occhi la bandana e poi la risistemò più in alto, togliendosi alcune ciocche di capelli dalla faccia. Passò al mantello, ne sbottonò una parte e il fascio cremisi si aprì, penzolando un poco in avanti lasciando aperto alla vista il suo vestiario.
Infine, portò i lembi superiori verso l'interno e li abbottonò dove ricordava. Cero, aggrovigliarsi in quel modo e tirare le mani fin dietro la schiena era impegnativo e forse non passava inosservato, però non ci badava.
Sorrise poi, verso Maryam, lasciandole intuire di aver finito tutto ciò che serviva per sentirsi comodo.
Il mantello, dapprima tutto chiuso attorno al suo corpo, adesso dava l'impressione di essere simile a quello dei supereroi, lungo e svolazzante dietro al suo detentore.

Ok, post senza un minimo di nulla, emozioni, nulla di nulla, la mia vena artistico-poetica è andata via... un po' di movimento ci vuole :wosd: Se non vuoi proporre un luogo, lo facico io nel prossimo, e magari concordiamo in privato per skippare qualche passaggio xD
P.S. Da un mantello a cerchio come quello di alba, naruto and co che vanno a cercare saskè, adesso è diventato più da suppaman XD

 
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~ Dark.Angel.Maryam
view post Posted on 22/6/2012, 16:01




Narrato
Pensato Maryam
Parlato Maryam
Parlato Ikuto
Parlato Altri




Oh, quindi hai già visto Konoha...Però suppongo che tu non sia di queste parti.

Mh... non esattamente. Ci ho vissuto un periodo di tempo, quando Suna era stata assediata da quelle creature, sai... Ho imparato a memoria alcune zone di questo villaggio. Alcune. Per il resto, mi perderei sicuramente.

Risi lievemente. Un occhio guardava Jin, l'altro era soffermo sui capelli dello stesso. Che scocciante essere donne a volte... Prima o poi però gli avrei chiesto come diavolo faceva ad avere i capelli così belli!!! Sempre ammesso che la mia timidezza l'avrebbe permesso....

Dove vuoi andare? Hai già in mente qualche posto che ti piacerebbe vedere o rivedere?

Il ragazzo si era sistemato gli abiti per renderli più comodi e mi aveva sorriso per indicare di essere a posto. Nel frattempo avevo pensato a tutti i luoghi che conoscevo; in particolare uno sfiorò la mia mente: il laghetto dove avevo imparato a pattinare con Alex. Rammentai che era vicino a una piazza dove c'erano alcune bancarelle, perciò gli proposi di avviarci lì.
In mezzo alla gente, avremmo potuto discutere più liberamente di qualsiasi cosa e osservare la gente... E se anche Alexander si fosse trovato lì a Konoha, per pura coincidenza?

Alex.

Triste, fissai il cielo; successivamente mi voltai verso Jin, assumendo un espressione tranquilla e mentre camminavamo, con un o'occhio insistente sui suoi capelli e l'altro sulla persona, gli chiesi se conoscesse uno di quei tre individui. Non alzai troppo la voce, né accennai alla pergamena, al bar, eccetera. Facevo finta che fossero persone qualsiasi, viste per caso.
In particolare, ero curiosa di sapere chi fosse Ryou Nara, sapevo che era un personaggio importante a Konoha, ma nulla di più! Maledetta ignoranza. Ma non mi riferii a egli, per il momento. Piuttosto ero dubbiosa se esporgli la mai teoria riguardo il tizio che ci aveva proposto il lavoro e il primo nome scritto sulla pergamena...


Guai a chi critica la brevità, sono solo qualche parola in meno rispetto al post di Endy! U.U
 
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Endymyon
view post Posted on 22/6/2012, 20:05





Narrato
Pensato
Parlato

La stava seguendo, conformandosi o almeno provandoci, al suo passo. Benché fossero entrambi affiancati, seguiva i movimenti dei piedi di lei, per sapere se doveva svoltare, e allo stesso tempo stava attento alle persone vicine a lui, in modo da non andarci a sbattere.
Effettivamente sì, due di queste posso dire di averle viste... Ricordò i giornali e il suo esame. Finì per ripensare anche al suo compagno di promozione, chiedendosi quanto fosse migliorato e se fosse alla sua altezza. Uchiha...

...Shin, avrebbe voluto pronunciare anche il cognome, ma il tipo del bar sembrava ipercritico già perché aveva pronunciato il nome del Daymio, se fosse stato nelle vicinanze avrebbe certamente avuto da ridire E' stato il mio esaminatore per la promozione a Genin. Purtroppo per il resto ricordo solo alcuni titoli di giornale e dicerie.
Si narra...
Jin incominciò a sorridere … che stia dalla parte dei mostri che ci hanno attaccato, e che gli ha guidati prima verso Kiri, dove ha distrutto le mura, e poi per tutto il mondo. Ovviamente sono leggende metropolitane, i giornali invece lo vedono come un eroe che ha fatto molto.

Finì di parlare e si guardò un po' intorno, il posto era pieno di bancarelle. Guardò Maryam, e notò il suo sguardo.

Allora non erano i capelli, ho qualcosa sulla faccia... oppure è qualcos'altro? Non penso di avere un aspetto tanto curioso, eppure.

Il suo sguardo vagò sulle teste della folla, finché non intravide una chioma riccioluta.

Oh no, non è Gekko, almeno lo spero... Ma perché tutte adesso? La giornata già è incominciata male... E adesso, come me la sbrigo? Come lo liquido in fretta senza essere sgarbato

Il suo sguardo si crucciò e si abbassò, stava pensando, ma non riusciva a trovare la soluzione. Nel frattempo seguiva la ragazza, e doveva dirle del Daymio, ma la gente lì attorno era tanta, troppa, per parlare di un gestore dello stato. Anche se lo avesse elogiato, molti avrebbero teso le orecchie come dei conigli per sentirlo. Un colpo di stato era sempre temuto.

Bhè, questo è ciò che so di Shin, mentre Vash rimane ancora un mistero.

Guardò di nuovo tra la gente, ma capì immediatamente che quello non era il suo tutore. Benché i ricci neri non fossero molto comuni, o almeno lui non ne aveva visti tanti di personaggi con capelli simili, la carnagione era diversa, per non parlare del volto e degli zigomi, oltre al fatto che di “adonico”, come Gekko si riferiva a se stesso, non vi fosse nulla nel fisico di quel uomo.

Per il resto mi sentirei di parlarne in un luogo più appartato...

Questa frase non sembra proprio tanto appropriata, fa più di... di complicità o di segretezza. Almeno lei spero non pensi male.

Adesso inizia a farsi vedere il pensatore che c'è in lui :guru: Comunque a te la penna o la tastiera (come vuoi dirlo sta a te XD)

 
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21 replies since 11/4/2012, 22:40   206 views
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