~ Dark.Angel.Maryam |
|
| Parlato Maryam Narrato Pensato Maryam Parlato Zack Parlato Aidro
Sbiancai fino ad assumere una colorazione perlacea. Questa metafora tuttavia non è in grado di riprodurre la mia vera reazione in modo efficace, dato che la mia pelle è già piuttosto candida. Potremmo dire che fui assalita da un'ansia che mi incanutì i capelli. Zack aveva diretto la sua mano al cioccolatino bianco. E all'ultimissima frazione di decimo di secondo, si era spostato su quello alla nocciola. Grazie a Dio mi trattenni dal tirare un secondo sospiro, il primo evitato già evitato quando Aidro aveva afferrato uno di quelli al marzapane.
Bene, io sono Aidro Normalce e sono un Chuunin di Kiri. Che strana situazione è questa vero? Un ninja di kiri, uno di Konoha e una ragazza di Suna ad assistere un giovane conosciuto da poco che viene da chissà dove.
Chissà, magari succederà qualcosa che credevamo accadesse solo nei libri... tre ragazzi s'incontrano, scoprono di avere un sacco di idee in comune e decidono di formare una squadra per tentare di salvare il mondo... L'idea non mi dispiace per niente, peccato che succede solo nei libri e poi... non è forse infantile? O ciò lo pensa la maggior parte delle persone, erroneamente?... ammetto che mi piacerebbe davvero tanto... almeno farei qualcosa di buono...
Allora... come va la vostra vita? Abbiamo finalmente cacciato via quei mostri e siamo tutti sopravvissuti ad un evento che si ricorderà per millenni nella nostra storia. Chi più chi meno ognuno di noi ne ha vissuto una parte. Com'è stato per voi? Com'è la situazione fuori da Kiri? E soprattutto... ditemi, voi cosa avete appreso da questa invasione?
Che dire? Mentre gustavo il mio amatissimo cioccolato bianco, lasciai che fosse Zack a rispondere per primo. Mi domandai come mai non l'avessi mai visto a Konoha, nonostante tutto il tempo che ero stata lì in attesa che si calmassero le acque a Suna. Be', dopotutto non ero molto socievole, cioè, sì, mi piaceva la compagnia... ma... avevo come paura di eventuali nuove amicizie. Temevo l'affetto manifestato dagli altri. Di qualunque intensità fosse. Pensai ad Alex; era l'unico ragazzo che avevo conosciuto nelle mie poche uscite. Lo amavo. Soffrivo perché mi mancava parecchio. Quando si ama qualcuno (figlio, genitore, fratello, amico, parente, qualsiasi persona), la sofferenza va a pari passo con l'amore, di nascosto. E quando cade qualche disgrazia sulla strada, oppure il soggetto amato sparisce o si allontana, ecco che tale sofferenza ci bussa alle spalle. Zack disse qualcosa a proposito del fatto che le cinque nazioni fossero una sola. Fu a questo punto che mi interessai con entusiasmo all'argomento e con pari ardore mi lanciai a dare la mia opinione.
Sono d'accordo con te!
Mi fermai improvvisamente, fissandolo e arrossii.
Cioè... intendo dire... se ho capito bene, tu pensi che se le cinque nazioni fossero unite in un'unica nazione, si avrebbero più possibilità di ottenere risultati positivi nel caso di disastri naturali, artificiali o anormali che siano... Qualcosa del genere, nevvero?
Sono rossa come un pomodoro. Ma perché sono così impulsiva? Argh...
Io la penso come te... insomma, Suna è stata quasi completamente distrutta dall'attacco di quelle creature... e ho sempre pensato che ciò fosse dovuto a un'instabilità nella collaborazione tra gli abitanti... se fossimo stati più uniti, magari si avrebbe potuto almeno evitare gravi danni agli edifici... di conseguenza, se le cinque nazioni avessero contribuito (e contribuissero) con pari energia...
Mi bloccai, incapace di continuare il discorso. Mi ero emozionata fin troppo. La testa girava, girava... sicuramente i miei lati stavano provando la prima esperienza sulle montagne russe. Ehi, almeno così la mia mente era LIBERA!!! Rossa come la lava, adocchiai i due ragazzi aspettando una risposta dell'uno alla mia considerazione o quella dell'altro alla domanda di Zack.
|
| |