No Grazie, Il Caffè Mi Rende Nervoso

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view post Posted on 8/2/2012, 16:28




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    Lodovico Gasparini - No grazie, il caffè mi rende nervoso

    by Pippo Chennedi

Locandine
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Dati
Titolo: No grazie, il caffè mi rende nervoso.
Nazionalità: Italia.
Anno: 1982.
Genere: Commedia/Giallo.
Durata: 109' circa.
Regia: Lodovico Gasparini.
Assistente alla Regia: Marzio Casa.
Soggetto: Massimo Troisi.
Sceneggiatura: Lello Arena, Michael Pergolani, Stefano Vespignani.
Fotografia: Pasquale Rachini.
Montaggio: Antonio Siciliano.
Musiche: James Senese.
Sonoro: Benito Alchimede, Gaetano Carito.
Scenografie: Andrea Crisanti.
Costumi: Rita Corradini.
Trucco: Alvaro Rossi.
Produttore: Mauro Berardi.
Direttore di Produzione: Roberto Giussani.
Produzione: Yarno Cinematografica.
Distribuzione: Titanus.


Cast
* Maddalena Crippa: Lisa Sole.
* Lello Arena: Michele Giuffrida.
* Massimo Troisi: Se stesso.
* James Senese: Se stesso.
* Anna Campori: Signora Rosa.
* Armando Marra: Dieci-decimi.
* Sergio Solli: Uomo al telefono.
* Carlo Monni: Il commissario.
* Antonio Sigillo: Il padre di Michele.
* Elio Polimene: Mastino.


Trama
Un mostro al festival della canzone napoletana! I giornalisti del Mattino sono in allarme! E' arrivata in redazione una lettera, dice: "Se invece delle melodie antiche eseguite musica rock, faccio una strage!". Come catturare il "mostro" e fare uno scoop? Semplice: attirandolo con un'esca. L'idea è di una fotografa disinibita e "venuta dal Nord". E chi farà da esca? Il più imbranato dei redattori del Mattino, Michele. Proprio l'uomo adatto: timido, napoletano, addetto alla pagina dei necrologi. Abbocca il "mostro"? Forse. Ma intanto succede il finimondo: crolla il teatrotenda, un sassofonista viene accoppato, Michele è sequestrato dai contrabbandieri...
(Film.it)


Recensione
Terzo arrivato al cinema fra i cabarettisti della “ Smorfia ”, dopo Massimo Troisi ed Enzo Decaro, anche Lello Arena si fa onore. Protagonista di un film che ha per idea-guida la schizofrenia della Napoli d'oggi, per metà aggrappata al mandolino e per metà appesa al sassofono, ma la sviluppa parodiando il “ giallo ” e il “ nero ”, e prendendo in giro le dissociazioni partenopee con estrosa autoironia.
Partendo da un soggetto di Troisi sceneggiato dallo stesso Lello Arena, da Michael Pergolani e Stefano Vespignani, il film prende le mosse dalla redazione del “Mattino”, il quotidiano di Napoli, dove lavorano il barbuto Michele Giuffrida e la fotografa Lisa Sole. Lui è timido e mortificato, perché lo hanno addetto agli annunci funebri, lei - venuta dal Nord - è estroversa e intraprendente. I due opposti caratteri, in cui si esprimono due modi diversi di essere italiani, si scontrano quando uno sconosciuto che si firma Funiculì Funicolà minaccia di fare una strage se in città avrà luogo l'annunciato “ primo festival Nuova Napoli ”, il quale prevede non già le antiche canzoni melodiche ma musica rock. Mentre Michele, incaricato dal suo direttore, scrive a malincuore un articolo sul maniaco che ha già procurato un crollo al teatro-tenda, la donna infatti lo spinge, perché faccia carriera, a trasformarsi in esca e in detective. L'esito è sconcertante. Dopo aver reso visita al vecchio genitore, che tenuto chiuso a chiave farnetica sul sole e Piedigrotta, Michele sembra dover sbrogliare un'intricatissima matassa, che s'insanguina quando James Senese, un noto sassofonista napoletano, viene ucciso dallo sconosciuto, lo stesso Giuffrida è sequestrato da un gruppo di contrabbandieri, Lisa è rapita, e Massimo Troisi - proprio lui - finisce assassinato con la pizza in bocca. Perché l'imbroglio si sciolga occorre che Lisa scenda in un sottoscala e faccia una scoperta ridicola e agghiacciante: dove si dimostra che, appunto, Napoli è doppia, divisa fra la sua folcloristica tradizione e il suo bisogno di futuro, e intanto frigna e minaccia, supplica il Nord e lo ricatta.
Tema dunque assai grave, caro ai meridionalisti e già tra le pieghe di Ricomincio da tre, ma svolto dal film con agile humour grazie all'intarsio di thrilling, di farsa e d'irriverenza. Diretto da un regista poco più che trentenne, Lodovico Gasparini, ex aiuto di Ferreri, Cavani, Steno, Monicelli, il quale rivela fin dall'esordio una soddisfacente maturità, esso si distingue nel trasandato panorama del nostro cinema brillante per l'impianto originale, la buona direzione degli attori, la coincidenza tra risata e fiato sospeso. È un po' lunghetto, ma ha momenti molto spassosi, e pur premendo sul paradosso innesta sul tronco del comico i rami d'autocritica nati dalla più avvertita anima napoletana, che non si ritrae dinanzi al dileggio della retorica sentimentale e miracolistica.
Lello Arena, che in Ricomincio da tre era l'amico impiccione, ne è l'interprete divertente. Con quell'aria da cane abbacchiato che all'occorrenza scodinzola, potrà darci molto di più, ma qui ha ragione di non voler fare il passo più lungo della sua gambetta. Lasciando largo spazio all'amico con cui recitava a San Giorgio a Cremano, ci consente di tornare a gustare un Massimo Troisi che nella parte di se stesso tocca le vette del gioco mimico e verbale (“ Perché Napoli deve cambiare? E Rovigo?? ”). Simpatici e bravi, al loro fianco, sono non soltanto gli oriundi - Armando Marra nei panni del cieco, Antonio Sigillo in quelli del vecchio padre, Elio Polimeno e Sergio Solli - ma anche i venuti da un altro mondo a fare da contrappunto: la svelta brianzola Maddalena Crippa e il massiccio toscano Carlo Monni.

(Giovanni Grazzini. Il Corriere della Sera, 4 novembre 1982)


Trailer

  


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Cover
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Dati Tecnici

Lingua: Italiano.

[ Info sul file ]

Nome: Lodovico Gasparini - No Grazie, il Caffe mi Rende Nervoso [DivX - Ita Mp3].avi
Data: 12/01/2008 05:57:32
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Note
Credits: IMDb e MyMovies (Dati) - YouTube (Trailer) - ImageShack e Photobucket (Image Host)

*Note: Orario di Seed: 24/24h - 7/7gg. - Banda Disponibile: 500 Kbps minimo.

Vi raccomando di aprire la banda in UP in modo da consentire una
velocità costante e prestazioni ottimali per lo scarico del torrent.
Dare banda agli altri fa andare più veloci anche voi!!!


 File Allegato
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