Il Tesoro

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Endymyon
view post Posted on 24/9/2011, 14:08 by: Endymyon





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Insensata voglia di fama, se non fosse stato per quello, che è da sempre stata il motore che lo teneva in movimento, forse sarebbe diventato un mercante, uno di quelli che avevano il negozietto e rimanevano fermi in attesa di merci e clienti, non di quelli che vendevano ciò che fabbricavano o trasportavano in altri villaggi.
Il suono provocato dalle calzature dei due erano l'unica cosa udibile, tranne il vento che soffiava sulle macerie e provocava, di rado, qualche suono. Piccoli pezzi di mattoni raschiavano sul pavimento quando le scarpe di Jin vi passavano sopra, e spesso, sgretolandosi e appiattendosi, quel colore, tra l'arancione e il rosso vermiglio, lasciava segni diversi, tracce del loro passaggio.
Case, vicoli, strade, tutto era silenzioso, talmente monotono che straziava il cervello di chi, come lo shinobi lo udiva. Non sapeva come mai, ma il disagio lo stava ingoiando a poco a poco, piano piano, lentamente, perché non avrebbe provato nulla se il tutto fosse stato immediato. Il ricordo si trasferì, mentre vagava verso una fontana al centro di una piazzetta, su Konoha, sul suo chiasso e sul suo rumore, e poi sulla natura, e i suoi suoni. Nessun posto era così, deserto, senza vita, tanto meno un villaggio ninja. Quello era, e scusate l'anacronismo, l'apocalisse secondo Jin.

Eppure deve essere qui il tesoro, e pure qualche mostriciattolo, non sembra che le forze armate siano passate da queste parti o, se l'hanno fatto, non si vedono le tracce.

Con rapide occhiate controllò tetti e case vicino alla piazzetta. No, nemmeno questa volta sembrava esserci nessuno ad aspettarli.
Eppure...
Un tacito istante, quello che avvisò, forse per miracolo il neo-shinobi. Ancora un brivido, fin troppi in una giornata sola, anzi, in una mattinata, poiché il giorno non sembrava voler volgere al termine, e il sole non era nemmeno arrivato allo Zenit.
Voltandosi, prima solo con il capo e il busto, poi con tutto il corpo ed indietreggiando un passo, riuscì solo a dire: Zack, voltati...
Non sapeva se il compagno si fosse già, per conto suo, girato verso la macchia bianca o stesse andando avanti, ma quella cosa era inquietante, fin troppo, per non essere notata da entrambi.
Era curioso il suo modo di essere, sembrava una creatura mitologica, o almeno surreale ed immaginaria. Bianco, non si distingueva nient'altro. Eppure, sebbene la curiosità fosse tanta, la paura la soppiantava. Orribile e orripilante il modo in cui, tramite movimenti sconnessi si stava avvicinando ai due. In pochi attimi, anche le zanne uscirono, rientrarono e spuntarono ancora una volta, con meraviglia, stupore e terrore. Il corpo paralizzato e incuriosito, rigido come la pietra si mosse, finalmente, e il pensiero di scappare si concretizzò.
Il piede sinistro, torcendosi assieme al corpo, fece voltare il ragazzo verso la fontana, ma la pietà, l'altruismo e l'orgoglio, in parte, soppiantarono l'amor proprio, e infusero forza al coraggio, che crebbe oltremisura, e questo accese la rabbia. Un ruggito animalesco pervase il corpo di Jin, che spinto ormai dalla pura volontà di sconfiggere e distruggere, ruotò il piede destro nuovamente, e con le mani coperte dal mantello, che per la forza centrifuga e per attrito con l'aria incominciò ad aprirsi, rivelando la spada mentre veniva sguainata.
Con la lama rivolta verso il basso, sfoderò la katana, che effettuò un fendente dal basso verso l'alto, nello stesso momento portando tutta la parte destra del corpo in avanti. La lama impattò contro qualcosa di duro, e iniziò a raschiare qualunque cosa essa fosse.
La bestia, creatura o qualunque abominio della natura fosse, decise di attaccare, con una zampa, o forse meglio dire arto, o ancor meglio con una parte del corpo, che alla fine di essa, come se fosse una zanna, presenta alcune forme aritlgiose.
Istinto e allenamento, questo permeava il corpo di Jin, che portando la parte sinistra oltre la parte destra, con una leggera giravolta, abbassandosi prima del colpo, si mosse e oltrepasso la parte artigliata passandoci sotto, per poi continuare a girare, prendendo con entrambe le mani la spada e compiendo un tondo, portato con tutto il corpo verso la metà del corpo bianco.
Sembrava aver reciso gran parte della creatura, bianca come la carta più pregiata. Sperando di non dover fare altro per dare un input al suo compagno, si allontanò, alla sinistra del mostro, dalla visuale di chi guarda tale abominio dalle “spalle”.

E adesso? Spada in mano, cuore che batte come un tamburo, devo calmarmi ed essere più razionale... Spero che Zack non se ne stia immobile come mi è parso di vederlo di sfuggita prima, se l'ha fatto, allora non posso fare di più...
Per accertarsi delle condizioni del compagno, non tanto ben in vista, Jin fece alcuni passi alla sua sinistra, senza perdere di vista quella creatura.

Per capire gli spostamenti del mio pg, faccio una piccola sintesi, in modo da non creare confusione (sì, non reputo sia capibile quella parte, essendo forse difficile da immaginare per qualcuno xD)
Inanzi tutto il pg si gira, ma vedendo Zack (con la coda dell'occhio) che sembrava e lo sottolineo sembrava non muoversi (non voglio essere autococlusivo, quindi preciso), si gira nuovamente verso la bestia, sguainando la katana che, una volta sfoderata, incomincia un fendente in diagonale, da sinistra in basso (rispetto al corpo del pg) a destra in alto.
Sicché il mostro attacca con l'arto più vicino, Jin si abbassa e porta la parte sinistra, oltre il corpo del nemico (essendo la destra già rivolta verso la creatura, un movimento come una giravolta con abbassamento per non essere colpito, dovrebbe in parte far sorpassare di poco la creatura), e poi continua a girare in modo da tranciare, tramite la spada, il mostro a metà. Non essendo sicuro se le creature diventano due all'istante, o deve avvenire una sorta di citodieresi, ho deciso di allontanare il pg e aspettare epr vedere cosa fa Zack...

 
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17 replies since 12/9/2011, 10:23   189 views
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