 | Vaalin |
| | CITAZIONE (• F í z s • @ 24/4/2011, 17:49) Il suo modo di fare è stato quasi sempre questo, ora per certi versi si sente ultra-invincibile e per altri gli pesa essersi separato (frustrazione), e quindi scende di livello come e quando gli pare. E' la sua impostazione cabarettistica che glielo impone, e al giorno d'oggi sono solo queste sparate che catturano l'attenzione (di anti-B, pro-B e indecisi/ignoranti). Non a caso se avesse parlato di pura politica estera o di manovre finanziare (cosa che tutti gli altri politici giustamente fanno), nessuno lo avrebbe cagato, proprio perché in fondo la gente comunque non capirebbe oppure non si fiderebbe mai. Quindi basta impuntarsi su delle cazzate che interessano solo lui e fare crociate puramente discorsive, con numeri alla cazzo, contro qualsiasi cosa che possa marchiare come nemico. Quello che fa è mettersi totalmente in gioco, facendo tutto quello che vuole, il tutto con una grandissima faccia di cazzo. Ecco cosa diventerà l'intera politica se continuiamo ad assecondarlo.
PS: Chiedo venia per la volgarità utilizzata, ma certi concetti non sono traducibili senza.
E poi appena uno prova a fare una domanda su cosa, essenzialmente, vogliano fare, dire, baciare, lettera o testamento, ecco che non sanno dire altro: "ne discuteremo nel merito".
Non c'è un politico uno che esprima idee costruttive, solo distruttive dell'opinione altrui.
Se si ascolta un comizio o una trasmissione qualsiasi di politica ecco che da una parte e dall'altra volano prove e controprove, numeri immaginari (e chi l'avrebbe mai detto lavorassero sui complessi), arringhe sferzanti su quale sia il problema vero del paese, ma mai, e dico mai, uno, che sia uno, straccio di idea concreta di come risolverlo.
Il problema è l'economia, la pressione fiscale? Dimmi quali conti vai nello specifico a toccare; mostrami il bilancio, fammi vedere dove sono i fondi e quali e quanti e come pensi di ridistribuirli, ma non stare ore e ore a parlare delle famiglie che non arrivano a fine mese. Perché, immagino, non è così che si stila il bilancio.
Quello, casomai, è quanto vada tenuto a mente nel farlo, ma non è l'atto da compiere.
Perché, in tutta sincerità, "le famiglie non arrivano a fine mese" di sicuro non è un'operazione economica, per quanto possa pensarci su.
Fece bene, e meriterebbe gloria sempiterna per questo, Tremonti a dire a Franceschini: "Qual è il PIL dell'Italia? Forza, dimmelo!"
E, cavolo, se vorrei aver vista quella puntata di Ballarò per vedere l'espressione del secondo e come se ne sia cavato d'impiccio — se mai v'è riuscito.
Tutto questo per dire che Berlusconi è sì, in tutta la sua senilità, vessillo delle uscite e gaffe le più disparate (tutte comprensibili se si entra nell'ordine di idee che è anziano, e così il suo umorismo, ormai antiquato), ma che non è altro se non l'incarnazione più sincera, pura e manifesta di cosa sia la politica italiana, da sempre.
Perché, il malaffare, non l'ha inventato lui.
Perché i magheggi fiscali li fanno anche altri politici — signor D'Alema, com'è che lei possedeva una lunga, lunga barca e tuttavia risiedeva in una "casa popolare" di dimensioni anch'esse ragguardevoli?
Perché nessuno sa quello che dice in politica, a meno di non essere un tecnico prestato alla vita pubblica e, in quel caso, sa quello che dice e spesso sa anche che non è vero.
Sinché a governare sarà una classe di persone che per lavoro non devono saper niente se non parlare a vanvera e acquisir consensi quelli presenti non son che gli inevitabili risultati.
E, se è vero che di paese in paese cambia la sensibilità per certi atteggiamenti, affermazioni e simili, non dobbiamo perciò pensare che gli altri stiano indubbiamente meglio.
Noi abbiamo chi ci meritiamo di avere data la nostra orientazione culturale: né più né meno.
Se a capo abbiamo dei pescecani, non dobbiamo pensare di essere noi degli stinchi di santo.
P.S:
Il fatto che citi te Fizs è solo per riprendere una parte del discorso, per il resto è puramente casuale xP | | | |
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e questo dice tutto.
xD