| Endymyon |
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Narrato -Parlato- "pensato" "-Parlato altrui-" Prese un kunai in mano, e si incamminò verso i bagni termali, utilizzando la tecnica che gli consentì di trasformarsi in una donna poco più bassa, con capelli neri come li aveva nella realtà, e tenuti insieme dalla bandana che era diventato un mega elastico che teneva la coda di cavallo che aveva creato, con un abito bianco sulla quale vi era una scritta in blu, con un motivo che riportava all'acqua. Il kunai era diventato invece una scatola di un colore bianco e un motivo simile a quello dell'abito. Oltrepassando la soglia del locale, l'umidità pervase lo studente da capo a piedi, i sensi ne furono inondati. Si presentò con passo affrettato verso il bancone, dietro al quale, una giovane ragazza dagli occhi scuri e dai capelli raccolti in una coda, vestita in un kimono con motivi floreali azzurri su uno sfondo blu stava incominciando con il benvenuto alle terme, ma fu stroncata da una voce poco più grave di quella che normalmente aveva una ragazza:- Senta, è possibile che vi sia un'infiltrazione di mercurio nelle falde acquifere nei dintorni, dovremmo controllare subito l'acqua per non correre rischi di intossicazione da mercurio, e dobbiamo farlo subito, chiami chi di competenza.- Le parole non fecero subito effetto, ma benchè dubbitosa, la ragazza chiamò quella che poteva essere la padrona, la quale, con rapidità dovuta all'allarme per i suoi affari, accorse subito. “-Mi dica cosa succede.-” “Devo essere convincente, non devo fallire, sennò non riuscirò a prendere lo scrigno.” Jin, emulando lo stesso tono precedente, disse:- Signora, ci sono giunte notizie di una perdita ingente di mercurio in queste zone, ed è possibile che le falde acquifere siano state inquinate, perciò ci è stato chiesto di venire a controllare, vede?- indicò un tesserino di riconoscimento situato nel centro del petto, tra i due seni. -Vi è la possibilità che l'acqua sia inquinata e che vi sia un avvelenamento da mercurio in chi entra a fare il bagno.- L'anziana, allarmata, disse:”-Senta, scusi, ma ci vorrà molto, non vorrei allarmare le nostre clienti sa?-” -No, ho con me l'attrezzatura necessaria, ma ci impiegherò comunque un po, devo controllare in più punti.- “-Bene, grazie, la farò accompagnare.-” “Speriamo che tutto vada bene, adesso devo trovare chi è il mio compagno.” Se in precedenza avesse fatto smorfie che lo potevano tradire, la faccia riprese un lieve sorriso mentre gli occhi esprimevano lieve fretta e preoccupazione. La vasca era ampia, e la lieve nebbiolina dei vapori dell'acqua faceva si che la vista fosse leggermente svantaggiata. Il ragazzo andò verso un gruppo di donne vicine al bordo della vasca, fece dei segni, ma nessuna di loro gli vide, e così si dovette spostare più in la. L'accompagnatrice, disse che lui era li per controllare l'acqua, perciò le donne, benchè incuriosite, non lo guardavano molto per buona educazione, oppure perchè sentivano che avrebbero imbarazzato una persona che cercava di lavorare. Eccolo, era sicuramente lui, aveva parlato del senpai, ma sicuramente nessuna donna lo avrebbe degnato di parola, forse perchè più riservate o meno pettegole di come i maschi pensano, di fatto nessuna di loro disse nulla, all'infuori di piccole frasi di disdegno per le parole proferite dal compagno. Avvicinatosi, prese lo scrigno, e con un lieve sussurro gli disse:- In quanto a trasformazioni non scherzi eh?- per poi andarsene con un sorrisetto e con lo scrigno. Usò ancora una volta l'henge, e lo scrigno divenne la scatola dove doveva esserci l'attrezzatura. -Signora, non si preoccupi, non ci sono state infiltrazioni di mercurio a quanto sembra, quindi non si deve preoccupare, la ringrazio della disponibilità, arrivederci.- “-Grazie a lei.-” Il passo leggero della ragazza, percorso alcuni metri fuori dalla porta, verso il campo di allenamento, lasciò il posto al grosso anfibio nero del ragazzo, che calpestava l'erba con indifferenza, per poi arrestarsi in modo da aspettare il compagno.
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