Il mondo dei mang(i)anime, cosa ne pensate?

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¬ I t a m æ «
view post Posted on 30/12/2010, 12:50




Salve a tutti e benvenuto a chi si degna di leggere ciò che scrivo. Oggi, in mezzo ai buoni propositi di inizio anno, ho anche pensato a cosa ho ottenuto leggendo e seguendo vari manga e anime. Oltre a vari gadget infatti ho anche avuto varie lezioni di vita. Innanzitutto però ci tengo a sfasare il mito che sono opere per bambini (lo so, lo so, non la pensate così dato che siete qui, ma voglio dirlo lo stesso) e per fare ciò parto con il dire che, secondo me, i manga sono la rappresentazione di una o più realtà, attraverso il mezzo della fantasia. Ogni opera di queste ha a mio parere più significati, puramente soggettivi. Ed è questo che rende l'autore di tale lavoro un mito.
Ok, sto andando troppo sul generico, facciamo qualche esempio:
- Naruto: Parte assai criticata di questo manga è la scena in cui Naruto e Nagato si incontrano e cominciano a parlare. Nagato dice che il mondo è colmo d'odio, ed è quello ciò che caratterizza l'uomo e non possiamo farne a meno. Questo è il pensiero di ogni persona mediamente intelligente che con un po' di ragionamenti riuscirebbe ad arrivare alla medesima risposta, che però non viene accettata da persone come Naruto, che ritengono invece che l'odio non si deve combattere con altro odio, perchè a loro volta ne genereranno altro e il mondo vivrebbe sempre nel dolore; non è forse questo un ottimo messaggio? Voglio dire, se ognuno di noi sarebbe nel suo piccolo un Naruto in questo senso, sarebbe certamente una persona migliore e indubbiamente felice. Ok, forse il contesto di tutto questo buonismo può essere criticato, ma penso che il messaggio di Kishimoto non si possa criticare troppo.
- Full Metal Alchemist
« Una lezione priva di dolore non ha valore. Perché, senza sacrificio, l'uomo non può ottenere nulla. »
Questa frase può riassumere tutto il significato di Full Metal Alchemist, che però ne ha moltissimi altri, come il famoso "Padre" che brama la conoscenza e alla fine è la Verità stessa che si prende beffa di lui.
- One Piece : Anche One Piece ha molti significati, il fatto stesso che si parli di pirateria ne è uno. Il pirata non è semplicemente un qualcosa di figo, come per Naruto, ma è un vero e proprio esempio di essere libero, senza leggi e senza regole. Proprio per questi motivi si parla innanzitutto del concetto di libertà, contro le ingiustizie, contro i potenti e contro chi sfrutta il potere della "legge". Ci sono molte frasi che mi piacciono di One Piece ma la più recente è quella detta da DoFlamingo, il quale nel mezzo della guerra afferma (sempre secondo me eh, la frase esatta non me la ricordo più xD) che la giustizia non esiste, o meglio, esiste solamente per una parte dell'umanità. La giustizia non è quella che viene dettata dalla legge, ma è quella che viene avvertita da ognuno di noi in diversi modi.


Ok, avete capito che non ho più voglia di scrivere xD ora tocca a voi. Quali sono gli anime che vi hanno insegnato qualcosa? E in che modo?
 
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• F í z s •
view post Posted on 31/12/2010, 12:35




Io penso che ti sei svalvolato abbastanza coi manganime, passa ad Hitchcock :oò:


Scherzi a parte, secondo me i significati profondi in alcuni casi rappresentano la fonte dalla quale l'autore attinge il senso e la struttura della storia. Se l'autore riesce nel trasmetterli i lettori ne vengono inconsciamente trasportati, altrimenti si annoiano da subito. Oltretutto, non si riesce a fare una storia credibile e molto duratura senza queste strutture base, non appena cambia infatti si percepisce fin da subito, come è avvenuto per Naruto ad esempio :sese:

Poi vabé c'è a chi segue Beautiful, quindi dipende :oò:


Ah la parte in cui scrivi il significato di Naruto per me è solo un messaggio ampiamente secondario :fermosi:
 
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~ Dark.Angel.Maryam
view post Posted on 1/1/2011, 15:49




Concordo abbastanza pienamente. Vorrei dire che anche nei libri, se si leggono quelli giusti, si possono trovare dei messaggi non trascurabili. E ogni tanto anche nei film.
Naruto mi ha insegnato a combattere l'ignoranza e la paura verso le diversità. Saranno dieci anni che i miei ex-compagni (meno male che ora frequento il liceo e non li vedrò quasi mai più) mi prendevano in giro perché ero diversa da un certo punto di vista e ne ho sempre sofferto. Ma quando ho iniziato a leggere libri e fumetti e vedere cartoni e film (traduco in una sola parola: lifucafi, chi riesce a capire come l'ho tratta è un genio xD) di cui i protagonisti erano circa nella mia stess barca (come appunto Naruto), sono diventata un po' più forte.

Molti "lifucafi" mi hanno insegnato a non dimenticare la fantasia, l'immaginazione, la realtà del mondo in cui viviamo e l'importanza della famiglia e di noi stessi.
 
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¬ I t a m æ «
view post Posted on 2/1/2011, 21:12




CITAZIONE (• F í z s • @ 31/12/2010, 12:35) 

Ah la parte in cui scrivi il significato di Naruto per me è solo un messaggio ampiamente secondario :fermosi:

Era il primo esempio che mi era venuto in mente :sese: xD
Comunque sì, anche il tema della diversità è piuttosto trattato, così come il credere nei sogni e in se stessi :sisi: .
 
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Vaalin
view post Posted on 2/1/2011, 23:24




In realtà debbo dire che non sono per niente molti i manga o anime che possano avere la presunzione di avermi insegnata una qualche cosa o una morale, in special modo perché, diciamocelo, le serie più famose e che seguiamo sono del genere shonen, quindi per ragazzi e perciò stesso peccano di eccessivo buonismo e evidenti restrizioni — trovare una serie in cui non ci sia un ragazzo minorenne che rifiuta dell'alcool perché è proibito penso non sia possibile in tale ambito.
Con questo cosa voglio dire? Sono poco realistici nella caratterizzazione dei personaggi, che non potendo affrontare temi di portata più ampia, come la sessualità o piaceri adulti varî, risultano abbastanza piatti, sciocchi, semplicistici.
Non è un caso che i protagonisti sette volte su dieci siano degli imbecilli, in un modo o in un altro.
Questo, è vero, risponde anche ad altre esigenze strutturali, come il bisogno di dare delle spiegazioni per bocca dei personaggi ai lettori (e qui c'è una profusione di "Ma come, non sai questa cosa? Te la spiego, in pratica: ..."), ma non è per niente verosimile.

I manga non sono, di base, prodotti per bambini, ma spesso e volentieri per ragazzi sì e quindi col passare del tempo il piacere di leggerli diminuisce (ne ho le scatole piene di discorsi sull'amicizia, l'amore e quell'imperante sentimento di rispetto cavalleresco per il rivale, per non parlare della perenne pruderie).

Per fortuna però è esistito e esiste tuttora Evangelion, che, nonostante i recenti sviluppi non del tutto in linea con le mie aspettative, solo per The End of Evangelion si merita tutta la mia perpetua stima — per la serie: Finalmente un film in cui 'piglia male' dall'inizio alla fine =D

Death Note è un'altra opera che mi è piaciuta e che penso abbia un suo spessore.
Senza entrare nel dettaglio circa il tema, decisamente più adulto, che tratta, è da apprezzare per esser riuscito ad avere successo nonostante la battaglia che ha luogo all'interno della trama sia prevalentemente intellettuale e non fisica — con magari tanto di eroe che vince con la forza dell'amicizia.
Lì il protagonista è, da un certo punto di vista, sia interpretabile come buono che come cattivo, ma, soprattutto, non è per niente legato agli stressanti stereotipi del corretto vivere sociale.
 
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Vaalin
view post Posted on 3/1/2011, 15:44




Doppio post.

Ho appena letto il capitolo centoquindici di Bakuman e, che ironia, ci ho trovato scritto ciò che ho detto (o qui o nel topic su Fairy Tail più esplicitamente) circa il genere battle manga moralistico, nonché un ulteriore discorso su serie che invece siano moralmente ambigue e in cui la battaglia sia psicologica e non fisica xD
D'altronde dagli autori di Death Note che si mettono a fare un manga sui manga non ci si poteva aspettare niente di meno.

Anche il solo succitato capitolo centoquindici è una lettura che consiglierei.
 
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¬ I t a m æ «
view post Posted on 3/1/2011, 16:53




Su Death Note sono d'accordo, ma devo dire che non tutti gli shonen sono così, con scene piene di buonismo. Questa solitamente è una caratteristica di quelli più famosi, ma se prendi anime come "Durarara!" (ne ho preso uno molto a caso però xD), di buonismo non ne trovi poi molto, eppure piace :sese: . Se prendiamo i seinen ad esempio si va in storie più reali, adatte sia ai ragazzi che alle ragazze. Io di serie anime non ne ho viste moltissime ma neanche poche, però posso dire che ci sono diversi generi che soddisfano diversi tipi di spettatori.
 
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¬ Riku
view post Posted on 3/1/2011, 21:46




Personalmente di One Piece apprezzo il rispetto che c'é tra marine e pirati (come tra Rufy e Smoker oppure Roger e Garp), che vuole trasmettere che alla fine sono tutte persone, capitate in fazioni diverse. Anche Death Note esprime questo concetto, pur a modo suo.
Comunque volevo dire che i manga dovrebbero seguire, secondo me, il lettore nella sua crescita; un po' come Rave, che però ha mille altri difetti (ma a me piace così com'é). In quest'opera di Hiro Mashima il protagonista cresce durante lo svolgimento degli eventi, in un modo o nell'altro apprende concetti come la pace, la guerra, l'amore. Lo stesso si potrebbe dire di Eyeshield 21, ma non mi dilungherò troppo a questo proposito.

@ Itamae: precisamente DoFlamingo dice che la giustizia é dettata solo da chi vince, dal più forte. Anche questo é un messaggio: la Marina si proclama la giustizia solamente perché ha ottenuto l'egemonia mondiale con innumerevoli stragi, che ha ovviamente insabbiato. Il pirata come Rufy é l'esempio di chi si ribella a tutto questo.
 
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7 replies since 30/12/2010, 12:50   52 views
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