Sniper: Ghost Warrior

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•lucario.92•
view post Posted on 14/9/2010, 18:45





La storia è sempre quella: i terroristi minacciano il mondo e noi dobbiamo fermarli. Magari piantandogli una pallottola in piena fronte. Non aspettatevi troppo da Sniper: Ghost Warrior dal punto di vista narrativo. Ma forse è meglio così, visto che gli sparatutto militaristi difficilmente riescono a proporre racconti decenti ed è facile che scadano nel ridicolo (vedi il flashback del primo Modern Warfare). Del resto l'ultima fatica di City Interactive non fa nulla per illudere in tal senso, ma propone una serie di missioni ben calibrate e ben strutturate, che fanno vivere le diverse imprese di un gruppo militare speciale, con un occhio di riguardo per il mestiere del cecchino.



Ora provate a immaginare: ci troviamo nascosti dietro un cespuglio con indosso la divisa mimetica e in mano un modernissimo fucile da cecchino. Dopo aver strisciato per qualche metro rimanendo nella vegetazione, ci accorgiamo della presenza di una vedetta su una torretta. Non è molto distante per il nostro fucile, ma bisogna tenere in considerazione diversi fattori prima di sparare. Per prima cosa bisogna cercare di verificare se è da solo o se nei dintorni ci sono altri soldati. In secondo luogo bisogna valutare se ci si trova in una posizione conveniente per sparare, ovvero se siamo in una zona ben coperta o se un eventuale nemico riuscirebbe a scoprirci immediatamente dopo lo sparo.



Quindi il colpo: puntato il fucile con il tasto destro del mouse (o con il pulsante apposito del joypad), bisogna centrare il punto rosso del mirino sul corpo del bersaglio e sparare. Nel caso il malcapitato non sia vicinissimo (capita spesso) o sia in movimento, ci si può concentrare tenendo premuto un altro tasto in modo da rallentare l'ondeggiamento dell'arma. Fatto fuoco, se il colpo è particolarmente preciso, partirà una sequenza scriptata in cui potremo seguire al ralenty la traiettoria del colpo fino alla testa della vittima, con tanto di fiotto di sangue che schizza in aria al momento dell'impatto.

L'aspetto visivo di Sniper: Ghost Warrior ricorda per molti versi quello di Crysis, il che è un bene visto che il titolo Crytek è ancora insuperato dal punto di vista tecnico.



Aspettatevi quindi ambienti lussureggianti fatti di rovine avvolte dalla vegetazione o avamposti nemici che sorgono subito sotto una rigogliosa montagna. Non mancano sezioni urbane (le più deboli a livello scenografico) e una missione su una piattaforma petrolifera. Diciamo che, in generale l'impatto visivo è notevole e alcuni paesaggi lasciano a bocca aperta, nonostante qualche momento sottotono e una certa rigidità dei modelli tridimensionali che non rendono benissimo nelle sequenze d'intermezzo. La ricchezza di dettagli nella vegetazione poi, riesce nell'intento di rendere efficace l'idea di mimetizzazione necessaria per non vanificare l'azione: quando ci si trova sdraiati nell'erba alta o dietro a un cespuglio, ci si sente veramente nascosti, con tutti i problemi che questo può comportare, soprattutto la scarsa visibilità per portare il colpo che obbliga in alcuni casi ad esporsi maggiormente.

 
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