Risse e Degrado Sociale

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¬ Riku
view post Posted on 18/9/2013, 19:33 by: ¬ Riku




Narratore Estranei Enma


Sentiva cadere in maniera innervosente dell’acqua sulla sua testa. Che cos’era quel fastidioso scrosciare? Non svegliare il cane che dorme, mai fu dato consiglio migliore. Anche perché Enma era quasi del tutto bendato e sarebbe stato alquanto innervosente dover cambiare una tale quantità di bendaggio, che peraltro di quei tempi era difficile da trovare presso i grossisti di materiale medico, ad Otogakure.

Svegliati mummia del cavolo, questo posto non è per dormire!

Enma era abbastanza incerto sulle sue recenti azioni, dato che la sera precedente aveva deciso di recarsi in una bettola arroccata nelle rovine di una città un tempo fiorente, ma di certo non conosceva la persona che in quel momento se la stava prendendo con lui buttandogli dell’acqua addosso. Giunto nel locale, composto essenzialmente da due tavoli e un bancone oltre l’entrata, aveva subito chiesto una birra rossa, la bevanda che il ragazzo più apprezzava, nonostante l’età. Purtroppo l’unica bevanda disponibile era l’alcool puro, distillato dal proprietario della baracca. Ormai i fornitori non si davano più pensiero di fornire posti come quello e chi poteva fare soldi su quel tipo di clientela si arrangiava come poteva. Il proprietario in questione, un certo Doruboku, aveva facilmente attaccato bottone con Enma e gli aveva raccontato di come da ormai 20 anni tenesse su la baracca in legno, nonostante mostri, carestia e tutto il resto. E come ne andava fiero.
Fino qui il ragazzo ancora collegava, la memoria lo abbandonava solo dopo che aveva iniziato a ingurgitare senza pensarci due volte bicchieri e bicchieri della bevanda alcolica che il gentile oste gli offriva. Dopo probabilmente aveva dovuto dare spettacolo, dato che si trovava passate alcune ore steso su di un tavolo rotto, con uno sconosciuto che lo ingiuriava.

Ti sembra il modo di porsi tra gentiluomini? Disse Enma con un tono che faceva intendere che il mal di testa non aveva ancora preso il posto dell’allegria da bevuta.

Questo posto è mio, quindi vedi di smammare alla svelta, o ci penseranno i miei uomini a darti il dopo sbronza che meriti.

Confuso, per continuare a parlargli provò ad alzarsi dal tavolo con cautela, ma una volta in piedi non fu facile non cadere in preda all’emicrania. Provo comunque a continuare a parlare.

Questo posto tuo? Dov’è Doruboku? Devo anche ringraziarlo per la sua gentilezza.

L’uomo iniziò a sogghignare mettendo in risalto col sorriso un pizzetto da montato che prima non saltava all’occhio, non quanto i capelli ricci che facevano capire quanto fosse attento all’aspetto estetico; si poteva supporre che fosse anche abbastanza benestante per potersene occupare, strano però in un periodo di crisi economica e carestia.

Quel cane è stato accoppato stamattina dietro l’angolo, quindi ora tutto ciò che rimane di questo quartiere è mio. Conclusione? Levati dalle palle.

Purtroppo per l’individuo in questione Enma non reggeva particolarmente gli insulti. Con il tempo, come era successo per i ninja di Iwa, aveva imparato a non serbare rancore, ma sulla rabbia istintiva non aveva lavorato molto. Infatti con la rabbia congiunta del mal di testa e quella che gli provocava il montato di fronte a lui, sferrò un destro di scatto. Prese l’uomo in faccia facendolo momentaneamente cadere all’indietro.

Ma vedi se ti levi tu dalle palle, vigliacco.

In quel momento il ragazzo si sentiva particolarmente forte, forse per la sua prepotenza fisica e psicologica. Fatto sta che non ebbe nemmeno il tempo di sbeffeggiare il signorotto che due tirapiedi abbastanza alterati si mossero in sua direzione, dal bancone dove uno dei due stava bevendo. Sembrava proprio ce l’avessero con lui per quello che aveva appena fatto; inoltre uno dei due aveva una katana, cosa che mise L’Ashuragi abbastanza in allarme. Quindi estrasse la katana dell’uomo mentre questo si rialzava stordito, dandogli anche una decisiva ginocchiata (non voluta) in faccia, che per un po’ non lo fece parlare.
I due scagnozzi d’altronde non sembravano in partenza di molte parole: quello più in carne con katana sferrò un colpo calante frontale, non certo a caso. Per pararlo Enma fu costretto a porre la katana appena reperita in orizzontale e mantenerla con entrambe le mani, in modo da non deviare semplicemente il colpo.
La sua abilità con la spada era esigua, quindi non poteva permettersi di deviare semplicemente i fendenti del primo avversario, prima o poi l’avrebbe preso. Inoltre se perdeva troppo tempo il secondo si sarebbe organizzato per un attacco in coppia da KO. Però parandolo l’aveva per un attimo fermato e si dava la possibilità di effettuare un istintivo contrattacco.
Come prima cosa diede con la gamba destra, che aveva libera a differenza delle braccia, un calcio caricato con una certa quantità di chakra all’altezza del petto all’uomo in carne, che a differenza del montato non cadde, ma arretrò leggermente stordito e si poggiò su un ginocchio. A quel punto, senza farsi tanti scrupoli, Enma infilzò alla buona il braccio con cui egli teneva la katana.

Uhahhhhah!

L’urlo dell’omaccione fu non indifferente, ma non era la pietà la priorità del ragazzo: il secondo sgherro, più basso, ma più muscoloso e agile del primo, di avvicinava a gran passi con un gancio come regalo da donargli. Sarebbe stato più facile se avesse mantenuto la katana, che invece teneva il braccio del primo uomo infilzato al bancone. Però non poteva perdere tempo, doveva reagire e non sarebbe stato nemmeno facile come con l’avversario precedente.
A questo punto si mise d’impegno per schivare, purtroppo non riuscendoci; cercò di riprendersi alla meglio dopo quel gancio che gli era arrivato alle costole e deciso a mettere fine alla rissa mise in atto il colpo concatenato che meglio gli riusciva, quello del Drago.

Attacco Concatenato del Drago - Komodoryu Rendan
Tipo: Taijutsu
Villaggio: Suono
Posizioni magiche: Nessuna
Descrizione: Grazie a questa tecnica di taijutsu il ninja è in grado di inserire una combinazione molto insidiosa che conta ben quattro colpi portati con gli arti superiori, ma se il primo viene evitato l'intera combinazione risulterà nulla. A scelta dello shinobi sul braccio d'apertura si esegue un colpo circolare, una sorta di schiaffone, che se colpirà causerà uno stordimento momentaneo. A seguire vi saranno altri tre attacchi a vibrazione, a scelta, diretti al corpo. I danni prodotti risulteranno invariati ma incassare questi colpi debilita pesantemente l'avversario per il turno in corso e i due successivi.
(Livello: 5 / Consumo: Medio)


Lo schiaffo preliminare andò fortunatamente a segno stordendo l’atletico sgherro, che in seguito subì tre colpi al petto e uno in pancia. Non fu un attacco molto studiato, ma bastò a mettere al tappeto anche il secondo malcapitato.
Enma non era solito agire per vendetta, infatti il fastidio causato dallo sbeffeggiamento di un uomo che la sera prima era stato gentile con lui era sopportabile. Era uno che più che altro agiva d’impulso; ma a posteriori, dopo una rissa finita con un solo colpo subito, avrebbe voluto anche accanirsi per ripristinare il buon nome di Doruboku, appena conosciuto però gentile come pochi.
Si lascio alle spalle due uomini a terra e uno urlante di dolore per recarsi nella prossima locanda, dove magari sperava di trovare un migliore servizio di accoglienza. Ma in giorni come quelli ci si doveva abituare al fatto che una persona vista il giorno prima, non la si poteva vedere più. Non viva.



Stato Mentale: Inizialmente teso, alla fine sfogato.
Stato Fisico: Tumefazione lieve.
Chakra: 30/50
Equipaggiamento: Nessuno.
 
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